Autore – Donghi Giuseppe Tecnica – Mista – base con colori acrilici e portato a termine con colori ad olio.
Supporto – Tela . Preparata con stucco e colle Dimensioni Cm. 80x 50
Postato in La mia Arte oggi – Sezione Pittura – Cliccare sulle immagini per ingrandirle
Ciao gallo sei venuto anche tu fin qui? Si rispose lui .. ma non so, non capisco, non mi piace. Rispose lei .. ti sbagli mio caro gallo, sei tu che non sai guardare.
Sentitosi fuori luogo il gallo se ne andò senza salutare, senza nemmeno tentare di capire.
Lei … aprì di nuovo il libro e ricominciò a leggere, dimenticandosi del gallo, riprese così a volare leggera fra le pagine del poeta e visse cieli limpidi, montagne trasparenti laggiù all’orizzonte, si librò sopra ad un morbido tappeto di nuvole … visse un’altra storia.
Non qui .. ma da un’altra parte, tra le rime del poeta.
Col termine del corso di pittura, si è passati subito ad allestire la “Settimana dell’Arte” . Un appuntamento che è diventato una consuetudine per un pubblico sempre in crescita.
Ogni anno L’Associazione ABC (Brenna Cultura) cerca di offrire valide alternative nel campo culturale, rivolgendosi in particolar modo verso Giovani, Bambini e genitori, di conseguenza, nonni, parenti e tutta la cittadinanza brennese. Perché credo che è in quell’ambito che dobbiamo insistere se vogliamo che questo appuntamento, sia un momento di aggregazione e di provare ad uscire un attimo dalla solita routine quotidiana e magari approfittare delle occasioni proposte per provare a cimentarsi in allegria a fare qualche cosa che avremmo voluto fare da sempre ma che per un motivo o per un altro non siamo riusciti a fare fino ad ora.
IL CORSO DI PITTURA Cliccare sulle immagini per ingrandirle
Giunto al suo 12° anno, è sempre cresciuto di numero, ma la mia soddisfazione massima è vedere i risultati raggiunti, quest’anno gli allievi erano 21, nel prossimo corso supereremo i 25 allievi provenienti da tutto il circondario oltre ai brennesi .. cercheremo di dare sempre il massimo anche se gli allievi sono tanti, già da ora ho il validissimo aiuto del Maestro Molteni Renato di Erba, con il prossimo appuntamento avrò il piacere di avere un’altra insegnante che seguirà i nuovi arrivi.
Che dire?
Credo che questo corso oramai sia un punto di riferimento nel suo genere visti i commenti ed i risultati.
ALCUNE OPERE DEGLI ALLIEVI ED ALLIEVE DEL CORSO 2013
PICCINI CARLA
DI VITTORIO MARISA
PROSERPIO PINUCCIA
ROSSOTTI SAMANTA
ROSSOTTI SAMANTA
TREZZI LUCIANO
TREZZI LUCIANO
SOMMARO DENIS
SOMMARO DENIS
FERIAN PAOLA
TOSONCIN FRANCO
TOSONCIN FRANCO
TREZZI LUIGI
COZZANI DANIELA
COZZANI DANIELA
MAURI MARA
MAURI MARA
MAURI MARA
SARTI LORENA
SARTI LORENA
SARTI LORENA
GAGLIANO HELGA
GAGLIANO HELGA
BIONDI M. CRISTINA
BIONDI M. CRISTINA
CROCI ANNALISA
ZUCCA PAOLA
CAMBRIA MONICA
CAMBRIA MONICA
RATTI AGNESE
RATTI AGNESE
BETTO ANNA
BETTO ANNA
ISABELLA BALLABIO
ALBERTI LAURA (Allieva privata)
ALBERTI LAURA (Allieva privata)
MARISOL (Allieva privata)
MARISOL (Allieva privata)
MARISOL (Allieva privata)
MARISOL (Allieva privata)
Posso solo dire che questa mia esperienza oramai trentennale prima a Carugo, poi a Giussano ed ora a Brenna mi ha fatto capire che vi sono molte persone che hanno voglia di Cultura, Arte, e tutto ciò che ci fa guardare oltre la punta delle nostre scarpe e capire che nella vita non è detto che dobbiamo camminare tutti dove la strada è dritta e ben tracciata … ma provare ad inventarci ogni istante per rendere questo viaggio interessante, bello .. perché, non dobbiamo dimenticarci mai che l’Uomo non è nulla senza la cultura.
CONTINUANDO
La 7° edizione della “SETTIMANA DELL’ARTE” (non sto ad elencare tutto …. in internet si può trovare il programma)
Posso solo aggiungere che tutto è andato magnificamente bene, è venuta parecchia gente a trovarci un po’ da ovunque e questo mi da la forza di insistere nel proporre nuove idee e cercare di mandare avanti questo meraviglioso gruppo che mi circonda con grande passione e voglia di fare.
Per questo voglio ringraziare tutti gli allievi, i genitori che ci hanno affidato i bimbi negli spazi dedicati a loro ( quest’anno siete stati tantissimi, giunti anche dalle scuole di altri paesi).
Le mamme ed i papà che hanno fatto da Staff, che si sono date da fare per preparare dolci, torte, pizze per le merende .. insomma non finirò mai di ripetere che sono circondato da un folto gruppo di belle persone. Citarvi tutti per nome verrebbe un elenco lunghissimo per cui grazie a tutti, grazie perché so che avete dato tutto quello che vi era possibile dare. Un abbraccio a tutti.
Per finire MA NON PER ULTIME .. vorrei dire grazie anche alle nostre consociate “Merlettaie di Brenna” che oltre a mettersi a disposizione per chiunque volesse provare per la prima volta o ritornare ad arricchirsi con l’Arte del Merletto, hanno anche esposto una preziosissima collezione di merletti di valore inestimabile prestati per l’occasione da privati, che esposti insieme ai dipinti dei Maestri Donghi e Molteni ed a tutti quelli degli allievi del corso di pittura hanno fatto si che la mostra quest’anno era davvero ad altissimo livello e molto apprezzata..
Ora il loro lavoro prosegue fino a tutto luglio con la scuola di pizzo per Ragazze e ragazzi e già vi sono un buon numero di iscritti.
ABC con questo evento a fine luglio chiuderà per la pausa estiva … pensando già ai nuovi progetti per l’autunno, il mercatino di Natale in piazza ed il programma del prossimo anno che inizierà subito a gennaio con il corso di pittura ecc. ecc..
L’Associazione ringrazia Il Comune di Brenna per la collaborazione.
BCC Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù – Filiale di Brenna, per il contributo.
Da un po’ di tempo mi frulla in testa una domanda: “ma l’Italia è ancora il Bel Paese?”.
Semplicemente perché girando e rigirando in lungo ed in largo la nostra Italia, io la vedo sempre più brutta. Incuria, caos, dissesto geologico, il suo espandersi senza una logica pensando al futuro. Esattamente al contrario di ciò che hanno fatto i nostri predecessori fino a pochissimi anni fa, consegnandoci un patrimonio artistico, culturale, paesaggistico di immensa bellezza .. tanto che tutto il mondo ce lo invidia.
E noi cosa facciamo? Lo lasciamo alla decadenza più becera che si possa immaginare, e questo è solo un punto di questa discussione. Potremmo parlare per dei mesi di quel filo che si è rotto improvvisamente fra l’uso della ragione ed il mero vantaggio del Dio denaro, dello spregevole comportamento di questa politica che si nutre di interessi privati a sfavore del bene comune.
Ciò che più mi colpisce girando per l’Italia è la sua spregiudicata cementificazione senza senso, ogni prato può essere cementificato, e se non lo è ora, lo sarà magari con la prossima legislatura, con la prossima giunta comunale che andrà a gestire il territorio locale.
PERCHE’ PARLARE DI CEMENTIFICAZIONE SU DI UN BLOG CHE NASCE ESCLUSIVAMENTE PER PARLARE DI ARTE E DI CULTURA?
Semplice, perché parlare del bello, nel senso più ampio del termine è parlare di CULTURA.
Dove è finita l’armonia delle città, dei paesi che si integravano con il paesaggio tipico della zona?
Dove è finita la campagna? Dove è finito il buon gusto di costruire case belle, monumenti, opere d’arte?
Perché non molti anni fa quando una nuova casa arrivava al tetto i muratori issavano la bandiera italiana su di esso? Semplice, perché una famiglia finalmente era riuscita dopo tanti sacrifici a costruirsi una casetta ove abitarci in modo più decoroso, di fatto si costruiva solo per bisogno.
OGGI sarebbe bello vedere tante bandiere al posto di ogni casa o capannone abbattuto … che ha invaso, depauperato inutilmente e per sempre a macchia di leopardo tutto il territorio Italiano a solo scopo speculativo o fonte di facile investimento tanto da farmi pensare che gli imprenditori .. gli immobiliaristi, gli Italiani tutti, siano convinti che l’unica risorsa – ricchezza .. in Italia sia il costruire case, capannoni, strade e le così impropriamente dette grandi opere che quasi sempre servono per ulteriore espansione del cemento … se così fosse ( come in effetti sembra) il titolo di questa chiacchierata L’OBLIO DELLA RAGIONE calza perfettamente.
A questo punto viene da chiedersi MA LA COLPA DI TUTTO CIO’ DI CHI E’?
Eppure la COSTITUZIONE ITALIANA parla chiaro … ma i governi che si sono succeduti in questi ultimi anni hanno continuato con decreti legge, scappatoie di ogni genere, postille varie, dimezzato personale, soldi, tempo fisico per intervenire, (da 90 a 45 giorni) a coloro (soprintendenza) che sono addetti al controllo dei beni culturali (patrimonio di tutti i cittadini paesaggio compreso) fino ad
arrivare al silenzio assenso .. ulteriormente degenerato dal Sig. Monti … introducendone una nuova versione: il silenzio-abdicazione. Si demanda di fatto ogni decisione ai Comuni che dappertutto, con un sottobosco di deleghe e subdeleghe, gestiscono il territorio in funzione di manovre elettorali e degli interessi dei costruttori. (Di Salvatore Settis ..Da La Repubblica del 21/10/2012.).
«La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione» (art. 9 ).
La Costituzione è ancora vigente, così come è stata scritta ..ed allora come si è arrivati con decreti, decretini, postille e trucchi da palcoscenico a questa situazione?
Come ci si pone davanti a questo dilemma? La Costituzione è compatibile con gli scempi criminali dettati della falsa economia? Se non lo è come si risolve questo procedimento irresponsabile ed ottuso? Archiviando la Costituzione, oppure agendo su questa politica che politica non è, o su questo modello aberrante di economia?.
L’Italia è quasi arrivata al punto di non ritorno, nessun paese europeo cementifica e lascia al suo destino la maggior parte dei beni culturali, architettonici, archeologici e paesaggistici quanto noi .. non si investe sulla scuola, sulla famiglia, sul sociale, si fanno tagli su tutto, però per risollevare il paese bisogna consumare, produrre, costruire, costruire per chi se in Italia siamo sempre circa 60.000.000 di abitanti? …. MA CHI CREDE ANCORA ALLA BEFANA?
Eppure tutto ciò è possibile perché la colpa è anche del cittadino che crede ancora nelle promesse elettorali, si diverte a guardare in TV le commedie tragicomiche dei nostri politicanti, si disinteressa sperando che la “cosa” qualcuno la risolva.
Si vive con la convinzione che nulla si possa fare .. che tanto è inutile perché faranno sempre quello che vogliono o che vuole il mercato e non i nostri veri bisogni.
Questo modo di pensare non fa altro che agevolare questo sistema ed è MIA convinzione che chi cresce nella merda, alla fine non sente più neanche l’odore .. e mi rivolgo alle nuove generazioni perché saranno loro a vivere questo futuro “ Non arrendetevi, non abituatevi al degrado .. perché esso lentamente si insinua nelle nostre abitudini, rende apatici ed insensibili, tende a massificare tutto, a togliere la voglia di trovare nuove vie di sviluppo possibile, senza arrivare a consumare l’ultimo lembo di terra ancora libero …. E mentre l’aria diventa sempre più irrespirabile non dimentichiamoci la nostra storia, fatta di ingegno, cultura, arte, laboriosità, il tutto in un territorio fra i più belli al mondo.
Basta con questo tipo di politica … occorre una forte ribellione di massa. Bisogna voltare pagina, serve una rivoluzione culturale, un nuovo rinascimento.
Purtroppo io non credo che l’Italia ce la possa fare. (forse …. in un futuro ancora lontano)
Ho partecipato a molti dibattiti su questo argomento fra il pubblico e come relatore, ma purtroppo solo in rari casi ho visto una larga partecipazione di cittadini pur in presenza di personaggi di fama nazionale e mondiale … anche nel nostro piccolo Paesello abbiamo tentato di coinvolgere i cittadini, i sindaci dei comuni limitrofi, politici a livello regionale … ma con che partecipazione da parte dei compaesani e non? Eppure il tema riguardava il nostro territorio, lo scempio compiuto e quello ancora in atto … nonostante ciò, sembra che non interessi a nessuno.
Ora siamo di nuovo in campagna elettorale … ma nonostante poco tempo fa erano tutti concordi che in Italia bisogna rilanciare il turismo, risanare il territorio, preservare l’arte ed il paesaggio, qualcuno ha sentito PARLARE DI TUTTO CIO’ nei programmi elettorali dei vari schieramenti politici?
Tutta questa irresponsabilità mi ha portato a NON credere più nella nostra politica, nelle varie istituzioni, in una buona parte del popolo italiano da nord a sud senza nessuna distinzione.
(ovviamente sono esclusi da questa mia convinzione gli onesti e tutti coloro che, con grande impegno e rettitudine portano avanti le loro battaglie a favore del bene pubblico)
Quindi a malincuore faccio un passo di lato ed esco da questo coro stonato, senza però smettere di cantare, dedicandomi alla vita, alla mia Arte ed all’Arte in generale, alla Cultura, a questo argomento sopracitato ma solo in ambienti in cui la Ragione ha ancora il suo peso, sempre comunque pronto ad una rivoluzione culturale di massa.
La scrittrice Maria Lampa ha espresso il desiderio che fossi io a realizzare il video che presenti con immagini ed elaborazioni mie, il suo libro dal titolo IL VALORE NELLE ORME DEL CUORE edito da CASA EDITRICE MARCELLI di Ancona
IL VIDEO E’ PUBBLICATO NELLA SEZIONE VIDEO E FOTOGRAFIA
Clicca sul linko direttamente dal tasto sezione > VIDEO o FOTOGRAFIA sulla ome page del mio Blog.
Martedi’ 8 Gennaio Inizia il CORSO DI PITTURA del Maestro DONGHI GIUSEPPE, con il validissimo aiuto del Pittore ed amico MOLTENI RENATO. Il Corso si protrarra’ tutti i martedì dalle ore 21 alle 23 … 23/45 (per gli allievi che vogliono rimanere).
SE QUALCUNO VOLESSE PARTECIPARE ABBIAMO UNO / “DUE” POSTI A DISPOSIZIONE. Per chi è interessato info@donghigiuseppe.it
( ovviamente per l’eventuale partecipazione vale la data della mail ).
LE ISCRIZIONI SONO CHIUSE in data 5 Gennaio 2013 … BENVENUTI AI NUOVI ISCRITTI
TVRS Intervista DONGHI GIUSEPPE ed i vari relatori intervenuti alla manifestazione INCONTRIAMOCI TRA LE RIGHE Ideata dalla scrittrice Maria Lampa – Castelfidardo AN Ottobre 20112
RELATORI:
GIANCARLO TRAPANESE (Vicecaporedattore RAI 3 Marche e Scrittore)
RICCARDO RONI (Docente Università di Urbino)
DONGHI GIUSEPPE (Pittore)
ASMAE DACHAN (Giornalista, Scrittrice)
MARIA LAMPA (Scrittrice)
Oltre a molti interventi culturali faranno da cornice le opere esposte diDONGHI GIUSEPPE – PATRIZIA FALCONETTI – PAOLA SARACINI
Intervista a GIUSEPPE DONGHI a cura di Maria Lampa
5 ottobre 2012 | Autore admin
Breve biografia
Nato a Inverigo (CO) il 22-1-1950.
Dipinge da sempre e a 17 anni organizza la prima mostra personale.
Incontra il maestro Federico Von Rieger e diventa suo allievo.
Realizza moltissime mostre in Italia e all’estero, partecipa a numerosi concorsi ottenendo primi premi, riconoscimenti e prestigiose recensioni.
Fonda insieme ad altri pittori il gruppo “Arte Brianza”.
Insegna in una sua scuola di pittura e collabora con diverse scuole organizzando progetti inerenti l’Arte pittorica.
E’ Presidente di ABC (Associazione Brenna Cultura) che promuove manifestazioni
culturali.
Domande:
Lei dipinge di tutto: la natura, le persone, gli oggetti, gli scorci di città e viuzze, gli animali… C’è un soggetto in particolare che prende maggiormente la sua mano e la sua anima?
No, non ho nessun soggetto che mi attragga più di un altro in modo particolare.
La mia è una ricerca interiore che non ha un filo logico, segue le emozioni del momento: un raggio di sole fra le rocce, su di un muro o fra le viuzze, sui volti delle persone, fra le foglie degli alberi, le ombre, i cieli, gli spazi immensi, raccontare
momenti di vita in tanti particolari (intimi, rubati con la mia macchina fotografica) quasi per entrare silenziosamente nella scena tanto da poterla narrare, renderla pubblica…sublime, carica di umana bellezza… ma anche questo non ha regole, ubbidisco alla mia
sensibilità, a ciò che mi colpisce e che mi induce a raccontarlo attraverso l’Arte pittorica.
Dipingere la natura, significa interiorizzarla, trasformarla emotivamente e riproporla su tela… L’emozione che ne esce è identica a quella che ha provato osservando quello stesso particolare della natura o è diversa?
Dipingere la natura significa decantare la sua bellezza o la sua drammaticità.
Nel mio caso non è sempre così, la natura diventa lo sfondo, oppure la complice di un
racconto, re-inventato il mare, il cielo e nel centro di esso un nudo seduto su di una nuvola o nel nulla, a simboleggiare la bellezza in generale.
Mare, cielo e figura umana che si culla in tanta magnificenza traendone gioia e trasmettendoci un messaggio sentimentale profondo come se fosse poesia, un capitolo
di un libro, una canzone.
E’ il mio modo di raccontare e di raccontarmi.
La realtà si miscela con la fantasia ed una semplice margherita può diventare l’inizio, il pretesto di un fantasticare infinito….. Come avviene questo passaggio? È possibile descriverlo, raccontarlo?
Certo che è possibile raccontarlo e descriverlo. Faccio un esempio:
Passo di fronte ad un muro in città, tutto tappezzato di manifesti pubblicitari e osservo quella miriade di colori, di immagini… Mi siedo su una panchina, chiudo gli occhi, annuso gli odori dello smog,
sento il frastuono del traffico, il ciacolare delle persone che mi scorrono vicino, lo stridio dei freni del tram, poi riapro gli occhi e vedo quei palazzi altissimi, che come mostri si arrancano verso il cielo (tu dove abiti? Lassù al 32° piano…ma dov’è? Lassù, non lo vedi? Si forse…. Ma si sta bene? … eeh si vive!!)…
Vedo tutti che corrono … poi te lo dico…. Ora non ho tempo!!! Non c’è mai tempo!
Ecco tutto questo ed altro ancora, sono la scena necessaria … ed il “passaggio” obbligatorio per descrivere e tentare di ritrasmettere allo spettatore che si porrà in seguito, di fronte al mio prossimo “racconto pittorico”.
Lei è anche un abile e bravissimo fotografo che coglie i particolari, i dettagli di una realtà concreta e le sue foto dimostrano una adorazione, una contemplazione della natura stessa.
Quale la differente emozione di fronte ad una foto che riproduce l’esatta realtà?
Nessuna differenza emozionale. Siamo di fronte a due modi diversi di fare Arte, che entrambi propongono un racconto attraverso le immagini.
E’ scorretto pensare che la fotografia sia sempre l’esatta riproduzione della realtà oggettiva. Nella fotografia disponiamo di un mezzo meccanico ed elettronico, le cui funzioni ci permettono di intervenire in diversi modi nella realizzazione dell’immagine.
E’ vero, alla fine ci occorre solo un diaframma, uno o più obiettivi e dei tempi diversi di esposizione…. Ma se si conoscono le tecniche, con questi mezzi si può trasformare la realtà a nostro piacere …. ritrarla il più fedele possibile fino ad arrivare ad immagini astratte….. esattamente come avviene in pittura.
Se dietro la macchina fotografica o seduto al cavalletto davanti una tela…vi è un Artista
tutto è possibile.
La foto o il dipinto sono l’anima, la penna che un Artista usa per descrivere la propria interiorità, le sue passioni, l’abilità di saper cogliere e trasmettere emozioni.
Dipingere un quadro è fare un viaggio attraverso le emozioni che si concretizzano con il colore…
Lei sceglie sempre i suoi viaggi a priori o lascia che il colore, i pennelli e la tela permettono l’uscita all’esterno del viaggio interiore?
Quasi sempre ogni mio dipinto
ha una trama, che può nascere in modo casuale, da un’idea improvvisa o da una scena inaspettata, che ti colpisce al punto tale da doverla fissare sulla tela o prendere quello spunto per farne una metafora per trasportarci in altri luoghi, ricordi, sensazioni, profumi, amori, interiorità.
Sovente scelgo la scena, la trama come se fosse un racconto teatrale, che sviluppandosi, ci rivela intrighi, sensazioni, emozioni personali, così come fa lo scrittore con la sua penna.
Oltre all’immagine, cosa rimane della sua vita sulla tela?
Tutto! L’immagine è il racconto della mia vita, le mie passioni, l’amore, le debolezze, le ansie, le paure e le gioie. Tutto ciò nasce dentro di me, bolle come la lava dentro un
vulcano fino a che si manifesta all’esterno attraverso le capacità artistiche.
Ogni Artista serio, consapevolmente o inconsapevolmente racconta la propria vita.
I commenti, le domande, le espressioni e lo scambio di impressioni con i tanti visitatori cosa la portano a pensare? Che non esiste una realtà, ma tante realtà quanti sono gli occhi delle persone che osservano?
Certo. L’artista racconta le proprie impressioni attraverso le immagini.
Ma ogni visitatore viene colpito in modo diverso dalle immagini, dalle tinte, le collega alle sue emozioni, a momenti della propria vita ed ecco allora che il dipinto vive attraverso mille storie simili, ma anche opposte e tutto questo è meraviglioso.
Una immagine che entra dentro di noi e vive attraverso migliaia di occhi e situazioni diverse… ritengo che questa sia l’apoteosi di un’opera d’arte.
Nell’insegnare a dipingere ai ragazzi, quali suggerimenti dà, che ritiene fondamentali per dimostrare la propria arte?
Semplicemente di essere se stessi, di non copiare ciò che vedono in televisione, ma di raccontare i propri sogni ed i propri desideri, dipingere la giornata appena trascorsa,imparare ad osservare, capire ciò che abbiamo di fronte, il contesto in cui viviamo, la vita che ci circonda…
Poi si passa al lato tecnico dell’Arte pittorica di cui non se ne può fare a meno, serve per potersi esprimere in piena libertà e con sicurezza e questo vale per i più piccoli ma anche per i grandi.
Il suo più grande sogno nel cassetto?
Questa domanda è ricorrente e la mia risposta sempre la stessa.
E non è una frase fatta oppure un modo teatrale per rispondere: è la pura verità. Il mio sogno è oggi!
…beh forse uno c’è… Speriamo duri!
Come completerebbe questa frase: da domani vorrei che nel mondo ci fosse…
Iniziando dunque a raccontarmi e lasciando alle spalle il mio vecchio sito (che comunque rimane), ho scelto di pubblicare questa bella intervista a cura di Asmae DachanCaporedattrice della rivistaML mondo lavoro .
Un’intervista molto confidenziale, sincera, senza filtri, il cui riassunto è racchiuso in queste quattro pagine in modo perfetto.
Ben vengano Giornalisti e riviste che ancora trovano adeguati spazi per l’Arte e la Cultura, rincorrendo personaggi e manifestazioni di ogni tipo legate alle nostre tradizioni più belle, al territorio, al mondo del lavoro, alla nostra quotidianità.