Tra il dire ed il fare … non c’è sempre di mezzo il mare.
INCONTRIAMOCI TRA LE RIGHE – Sesta edizione –
Ottobre 2014 Castelfidardo AN
Il tema della sesta edizione è stato – PAROLE & GESTI –il linguaggio dell’esperienza –
Un incontro di tante persone del mondo dell’Arte tutta, narrativa, pittura, poesia, musica, fotografia, spettacolo e molte altre espressioni artistiche.
Presenti TVRS Marche, AGORADIO di Osimo, Giornalisti locali e della RAI, Filosofi, Docenti di varie parti d’Italia. Associazioni Culturali e tante persone amanti dell’Arte e della Cultura, riuniti per discutere, scambiarsi opinioni, unire idee e progetti in modo tale che le parole abbiano un seguito e diventino realtà culturale a 360 gradi.
Ognuno porta la sua esperienza, proponendo la propria Arte e confrontandosi con le altre. Un confronto che non può che far crescere la voglia di conoscenza, di ricerca continua, di crescita interiore, di collaborazione … tutto ciò contribuisce a far si che cresca la voglia e la passione di costruire, dare vita nei luoghi di origine e non solo a – Movimenti – Associazioni – Eventi – che tengano alto il valore e l’importanza della Cultura, dell’Arte e delle Tradizioni nella vita quotidiana … questo a mio avviso è ciò che dovrebbe fare ogni artista, ogni uomo di pensiero .. perché non può esistere nessun futuro la dove non vi sia Arte – Cultura – Tradizioni – Rispetto per la Natura e Senso Civico.
Video – Donghi Giuseppe intervistato da AGORADIO – WebRadio – WebTV – FM 93.100
Video (breve riassunto ) tratto da TVRS Marche
I miei dipinti esposti ad – INCONTRIAMOCI TRA LE RIGHE – Castelfidardo AN Ottobre 2014
Alcune foto
Video (breve riassunto) tratto da: l’Associazione Filomondo.onlus di Ancona ha organizzato, il prossimo 31 ottobre 2014 alle ore 19,30, una cena di gala presso l’Istituto alberghiero “A. Panzini” di Senigallia, con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno dei bambini ospitati negli orfanotrofi in Buriazia, una regione della Siberia.
Tecnica Dipinto su tavola multistrato, le figure sono eseguite con colori acrilici ed a olio.
I rilievi – Impasto di gesso, cemento bianco, sabbia, colle viniliche e stucco sintetico.
Uno dei miei dipinti storici ed anche dei più enigmatici e personali tanto che, venne esposto solo in due mie personali e poi lo ritirai dalla circolazione per potermelo godere a lungo appeso ad una parete del mio studio.
Quell’albero laggiù in fondo al prato attirava la mia attenzione ogni volta che ci passavo vicino .. non mi sono mai chiesto il perché. Forse, il ricordo di quando da bambino mi soffermavo a guardare le oche, le galline, i conigli e le anatre che vi erano nel recinto di rete metallica che circondava un pezzo di terreno tutto intorno all’albero.
Forse, perché era laggiù in fondo, isolato, forse il mutare dei suoi colori durante le stagioni, oppure i suoi rami nudi d’inverno, simili a lunghi capelli che si innalzavano nel cielo.
Forse, la luce del sole che lo illuminava di primo mattino … radente, incisiva, di tinte fredde nelle ombre, poco aranciate in luce … poi, man mano che il sole saliva le ombre si spostavano fino ad occupare solo lo spazio sottostante .. in modo che gli animali del pollaio, nelle ore più calde si rifugiavano per rinfrescarsi … verso sera tutto si dorava .. la luce calda del tramonto imminente rendeva magica la scena per l’ennesima volta mutata, ritornavano di nuovo le ombre lunghe ma dalla parte opposta a quelle del mattino … fino a che tutto si placava … mentre gli animali si apprestavano a salire su una sorta di scaletta di legno per passare la notte .. aspettando una nuova alba annunciata dal canto del gallo.
Questo mutare degli eventi, delle luci e dei colori …. continuava a stuzzicare la mia sensibilità e la voglia di dipingere ogni momento della giornata fino a che un giorno decisi di incominciare … mi recai tre volte sul posto, una volta al mattino, una a mezzogiorno ed infine al tramonto … realizzai tre bei dipinti, ma tutto finiva li .. oltre la bella immagine .. non trovavo nulla che raccontasse il trascorrere delle ore.
Per chi dipinge con la mia passione, in pratica risultò una sorta di battaglia non vinta, fino a che un giorno passeggiando con Laura ed Toby ripassammo da quelle parti … l’albero era sempre li .. della rete di recinzione ne era rimasta solo una piccola parte, il pollaio non c’era più .. peccato commentai dentro me e proseguimmo fin laggiù in fondo al prato.
Ad un tratto dissi .. Laura fermiamoci un attimo su questa balza erbosa … oggi c’è una luce particolare, guarda che bello l’albero.
Passarono pochissimi minuti, non più di cinque, esclamai “ci sono, ho trovato la soluzione … in un solo dipinto racconterò il trascorrere del tempo.”
Dipingerò tutto di bianco … lascerò che sia la luce che illuminerà il dipinto a fare tutto, metterò delle parti in rilievo così proietteranno le ombre ora con la luce di una finestra, ora con quella di un’altra e di sera quando accenderemo la luce in casa cambierà di nuovo perché lo illuminerà da sopra … proprio come a mezzogiorno … il resto sarà una sorpresa.
Ed ecco il risultato.
Il dipinto rimase per qualche anno appeso alle nostre pareti, fino a che un terribile terremoto in Abruzzo distrusse l’Aquila e molti paesi della zona circostante.
Da tutte le parti d’Italia partirono subito molte iniziative per aiutare la popolazione Abruzzese.
Mi fu chiesto se avessi aderito ad un progetto dal titolo PER L’AQUILA
Organizzato dal “Coordinamento Iniziative Umanitarie Inverigo” e da tutte le Associazioni inverighesi che lo compongono. L’iniziativa di solidarietà si è tenuta presso la Galleria “Circolo Culturale Togunà” di Inverigo -CO-
Come dire di no? Decisi di donare per questa stupenda iniziativa proprio questo dipinto. L’ALBERO BIANCO.
Dopo il successo dello scorso anno all’Istituto Alberghiero di Loreto, l’Associazione Filomondo.onlus di Ancona ha organizzato, il prossimo 31 ottobre alle ore 19,30, una cena di gala presso l’Istituto alberghiero “A. Panzini” di Senigallia, con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno dei bambini ospitati negli orfanotrofi in Buriazia, una regione della Siberia.
In virtù del riconosciuto valore sociale, artistico e culturale, l’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di Ombudsman delle Marche – Autorità per la garanzia dei diritti degli adulti e dei bambini – dell’Assemblea legislativa delle Marche e il sostegno del CSV Marche (Centro servizi per il volontariato).
Il Video è disponibile anche sul mio canale You Tube
Cliccare sulle fotografie per ingrandirle
Le foto si riferiscono al momento delladonazionedel dipinto all’Associazione Filomondo onlus di Ancona. durante l’evento “INCONTRIAMOCI TRA LE RIGHE“ a Castelfidardo.
Manifestazione giunta alla sesta edizione ed organizzata da Maria Lampa – Scrittrice ed instancabile organizzatrice di eventi Culturali
Ed eccomi di nuovo (anche se in ritardo) a raccontare con parole ed immagini l’8° Settimana dell’Arte 2014, che a Giugno, in coincidenza con la chiusura delle scuole, chiude i programmi dell’Associazione ABC (Associazione Brenna Cultura) per riprendere poi in Autunno con nuove iniziative, anche in collaborazione con gruppi ed associazioni che abbiano voglia di collaborare o proporre progetti culturali da portare avanti insieme.
Ma ritorniamo alla Settimana dell’Arte, nata principalmente per esporre i dipinti degli allievi del Corso di Pittura, delle mie opere e quelle di vari artisti ospiti.
Con il trascorrere degli anni (siamo all’ottava edizione), l’evento si è molto evoluto.
Rimane sempre uno spazio espositivo per gli allievi e per gli insegnanti del Corso di Pittura … che ora, visto il successo ed il numero sempre in aumento degli allievi, i Maestri addetti all’insegnamento sono diventati tre. Donghi Giuseppe, con il validissimo aiuto dei Maestri Renato Molteni e Mariacristina Biondi.
La settimana si svolge offrendo al pubblico eventi che coinvolgano i bambini ed i ragazzi della scuola primaria e media, i genitori, i nonni e tutti coloro che abbiano voglia di partecipare alle nostre numerose proposte.
Proposte di carattere culturale, artistico, che spaziano dai laboratori di pittura, musica, intrattenimento serio e comico per bambini ed adulti, concerti che comprendono musica e testi dialettali, folk … fino al Rock. Ogni artista ha contribuito a mettere in risalto l’importanza della cultura nella nostra vita quotidiana.
La cultura come gioia interiore per noi stessi, gioia che possiamo trasmettere a moltissime persone che ci circondano.
“Arte come una fiamma che arde dentro, una fiamma che si alimenta con la passione, l’impegno continuo, l’entusiasmo, le sconfitte e le gioie… di continue battaglie dentro noi, per raggiungere, realizzare il nostro sogno.
L’Arte e la Cultura sono anche motivo di aggregazione, condivisione, scambio di opinioni, di sapere, di esperienze … che non possono altro che generare un nuovo modo di vivere la nostra esistenza, semplicemente salendo su questo veicolo che ha mille porte, ed ognuna di esse ne apre altre mille” ( Donghi Giuseppe)
…. O per dirlo con parole più autorevoli delle mie “ Tutte le arti contribuiscono all’Arte più grande di tutte: quella di vivere.” ( Bertolt Brecht).
Sta a noi scegliere cosa fare e dove andare , l’importante è riconoscere i nostri limiti ed i pregi, sapendo fermarci nel posto più vicino ai nostri sogni.
Chi non ha sogni, non ha nulla davanti a se.
Chi sogna ha solo due possibilità, lasciare che il sogno svanisca, oppure cercare di concretizzarlo.
Questo comporta dedizione, fatica e tempo … ma alla fine rimane dentro noi una gioia inspiegabile, ci sentiamo appagati al punto di desiderare che questo accada anche alle persone che ti circondano.
Piccole formiche che si ingegnano per fare in modo che tutte le bellezze, l’Arte e la Cultura, giunta fino a noi, grazie a chi ci ha preceduto rimangano tali … e lavorare per lasciare ai posteri queste e nuove meraviglie.
Lo so che tutto sembra andare nel lato opposto, ma io sto dalla parte delle formiche, nella speranza che diventino la regola e non l’eccezione.
A tal proposito è doveroso ringraziare tutte le persone che collaborano alla realizzazione di questo progetto e molti altri. Laura Alberti, Paolo Colombo, Anna Betto, Annalisa Croci ed il gruppo delle merlettaie, Franco Ballabio, Dino Ballabio, Fabio Cappellini, Francesca Donghi, Tutte le mamme, le allieve e gli allievi del corso di pittura che si sono impegnati a collaborare per fare in modo che tutti i laboratori riuscissero nel migliore dei modi ed a preparare con le proprie mani le merende dei bimbi. L’Associazione ringrazia Il Comune di Brenna per la collaborazione.
BCC Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù – Filiale di Brenna, per il contributo.
Donghi Giuseppe – Presidente ABC ————————————————————————————————————
Ecco le FOTOGRAFIE di tutti gli eventi della -SETTIMANA DELL’ARTE- 2014 Le Foto sono di Laura Alberti e Donghi Giuseppe
Cliccare sulle immagini per ingrandirle e proseguire nella visione.
MOSTRA DI PITTURA degli ALLIEVI del CORSO DI PITTURA
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I MAESTRI DEL CORSO DI PITTURA
DONGHI GIUSEPPE – RENATO MOLTENI – MARIACRISTINA BIONDI
——————————————————————————————————————- LABORATORIO SPETTACOLO PER BAMBINI E GENITORI – A cura di “ IRMA MOGIA “
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FILASTROCCA DI ALICE – SPETTACOLO E LABORATORIO – A cura di ILONA COLOMBO
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ALIMENTAZIONE E SALUTE; C’E’ ANCORA QUALCOSA DA SAPERE? A cura del Dott. SERGIO CASATI e (Associazione Donarsi
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I BAMBINI E LE LORO MAESTRE della Scuola Primaria F. Casati di Brenna CO Vengono a VISITARE LA MOSTRA … Un incontro bellissimo ed interessantissimo. A cura diDonghi Giuseppe
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LABORATORIO DI PITTURA PER BAMBINI ” DIPINGIAMO SUI SASSI” a cura del Maestro Donghi Giuseppe
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MOSTRA MERLETTO a cura delGRUPPO MERLETTO DI BRENNA
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CONCERTO IN P.ZZA XXV APRILE – Brenna CO – Con i favolosi – OLD & YUNGER
Tecnica – Per il paesaggio– Colori ad olio su tavola –
Per la figura applicata – Olio su tela
Arriva la Primavera
Eccola, arriva la Primavera, è come un lento risveglio dal letargo.
Le giornate si allungano, le ombre si accorciano, il sole è più alto e comincia ad intiepidire l’aria.
I prati si spogliano del manto brullo invernale e si tingono di nuovi colori, ecco le prime Margherite, i fiori gialli del Tarassaco, ai bordi del bosco, sulle balze del terreno esposto a sud spiccano le Primule, le Anemoni, le Violette, ed i Crocus.
Nelle zone umide del sottobosco esposto al sole ecco i Bucaneve.
Gli alberi incominciano a vestirsi di nuove foglie e quelli da frutta si tingono di rosa e bianco.
Gli uccelli si danno un gran da fare .. è giunta l’ora degli amori, si scambiano riti e cinguettii, volteggiano veloci nel cielo … è giunto il tempo di preparare un nuovo nido.
I torrenti rumoreggiano, lassù in alto le nevi incominciano a sciogliersi.
La Primavera si fa sentire anche dentro noi … i primi tepori fanno spalancare le finestre, il vociare nella via è più allegro, viene la voglia di fare le prime passeggiate in campagna ed in montagna.
E’ il tempo degli amori, il corpo lentamente si ritempra, si scrolla da dosso i lunghi mesi invernali, di giornate gelide, di sole pallido che scende presto all’orizzonte e che al mattino non vuole mai alzarsi, di camini, stufe e caloriferi accesi.
Stupenda la Primavera … è come una bella donna che appare ad una finestra e cosparge di fiori le vie, le aiuole, gli orti, i campi … tinge il cielo di azzurro, fa ritornare le rondini, i Gerani sui balconi e gli uomini, come i fiori nei campi, ritornano a rifiorire.
Vero!! Tutto vero … ed il dipinto da solo racconta già tutto in modo evidente, ma ho voluto raccontare l’arrivo della Primavera in modo romantico, usando luoghi comuni, modi di dire, stereotipi … cosi come avrei potuto fare raccontando l’Estate, l’Autunno, l’Inverno.
Certamente la Primavera è una bella stagione, romanzata, raccontata, dipinta da sempre… ma io amo anche l’Inverno, amo tutte le stagioni .. ognuna ha il suo fascino, sono lo specchio della nostra vita, oggi siamo più grigi, domani saremo più colorati, più positivi, danno un ritmo al tempo che passa …. e questo a volte mi rende malinconico …ma è una malinconia positiva, di chi ha preso atto della realtà della nostra esistenza … che tutto ha un inizio ed una fine … ma per fare che tutto ciò avvenga, bisogna che impariamo a vivere … ed amare le nostre stagioni. Donghi Giuseppe
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L’INVERNO SE NE VA
Titolo – L’Inverno se ne va
Dimensioni – cm. 85 x 60 (circa).
Tecnica – Per il paesaggio ed il dipinto applicato nel cielo– Colori ad olio su tavola.
La scultura è in argilla polimerica.
Dipingere raccontando il fatto, il tempo che trascorre, la pittura nella pittura, stravolgere il classico, la pittura come un film, come parole, pagine di un racconto.
La pittura e la scultura, un insieme di tecniche artistiche che si amalgamano ed arricchiscono la scena, dando ad essa una leggibilità ed un coinvolgimento che va ben oltre i soliti canoni del dipingere, unendo la bidimensionalità alla tridimensionalità.
Paura? No, e di cosa dovrei aver paura? Non faccio altro che raccontare me stesso con la mia Arte .. fin da bambino.
Dovrei essere abituato … ma forse non ci si abitua mai … non chiedetemi perché, una risposta non ce l’ho.
Cari visitatori … nel guardare i miei dipinti, cercate dei vostri ricordi, immaginate che oggi è un giorno che non ha tempo, entrate nel quadro, e poi come davanti ad uno specchio, immaginate tutto ciò che volete … e magari mi troverete accanto a voi, sullo stesso sentiero … a raccontarci la vita.
In questa personale troverete anche alcuni dei miei allievi … in loro mi rivedo quando da giovane cercavo di imparare a dipingere .. perché era per me un bisogno … che non so descrivervi .. forse anche un sogno … ed oggi? Eccomi a stendere la mia mano, a dare il mio sapere, la mia esperienza … a chi come me inseguiva un sogno, il proprio estro, la propria sensibilità a cui non si può sfuggire. Tutto ciò è meraviglioso.
Donghi Giuseppe
ECCO LE FOTO DELLA MOSTRA
In questa sequenza fotografica troverete alcuni dipinti e momenti che riguardano la parte dedicata alla mia personale.
Clicca sulle foto per ingrandirle e procedere nella visualizzazione
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Ecco i dipinti degli allievi che hanno partecipato
Dimensioni cm 60 x 80Titolo. L’Oca.Tecnica. Colori ad olio.Supporto.Tela
L’Oca Cliccare sulle immagini per ingrandirle
▪ Ciao Oca
Perché mi chiami Oca? Se io ti chiamassi semplicemente Uomo? ▪ Hai ragione, io mi chiamo Giuseppe e tu?
Qui tutti mi chiamano Luna
▪ Scusami non volevo offenderti … è che nel mondo degli uomini, come ci chiami tu, quando si parla delle Oche, non si pensa quasi mai a te Oca .. scusa, volevo dire Luna.
Si dice Oca giuliva, per dire donna frivola, poco seria … sai quelle che stanno sempre allo specchio a rimirarsi, che sparano cavolate a raffica, ridono per nulla, quelle che in amore, oggi è uno, domani è un altro … e mi fermo ..sai, le giulive te ne combinano di tutti i colori .. meglio lasciar perdere.
Ma dai, ribadì l’Oca .. cioè luna .. tra di voi ci sono persone così? Nel mio mondo, queste cose non ci sono, noi siamo più serie.
▪ … Ma non è mica finita qui cara Luna .. si dice anche cammini come una Papera, non starnazzare come un’Oca, porca l’Oca .. per non scomodare quel signore che sta su nascosto sopra le nuvole e che dicono veda tutto da lassù, alcuni affermano anche che: per quanto allunghi il collo, l’Oca non diverrà mai Cigno.
▪ Ma finiamola con questi discorsi .. io oggi sono venuto qui perché mi piace guardarti camminare, dondolando a destra ed a manca, perché mi piaci così, anche se non hai il collo lungo come un cigno, mi piace vederti nuotare con tutta la prole in fila indiana, quando soffi e minacci chiunque si avvicini ai tuoi pargoli, quando sbatti le ali e starnazzi che ti sentono in tutta la valle, mi piaci quando cacci la testa sotto l’acqua per cercare qualche cosa da mangiare, mi piace la natura che ti circonda.
▪ L’Oca, pardon .. Luna .. rimase un po’ in silenzio, direi anche quasi incredula per tutto ciò che le ho raccontato su di lei e per averle detto che a me piace così com’è e non me ne frega niente di tutto ciò che si dice nel mondo degli umani quando si parla del bel pennuto dal collo più corto del cigno … che poi chi l’ha detto che il collo lungo è sinonimo di bellezza e di eleganza?
Senti Giuseppe, disse Luna .. dammi la mano ed io in cambio ti regalo una delle mie penne, così potrai scrivere e disegnare come si faceva una volta .. so che disegni e dipingi, me lo hanno detto i miei informatori e poi ti ho visto anch’io tempo fa prendere appunti e fare disegni, la in fondo al canneto … mi piacerebbe un giorno, mettermi in posa e farmi ritrarre da te, cosa ne dici?
▪ Cosa ne dico? Senti Luna, non te lo volevo dire, ma io ero venuto qui proprio per osservarti, fotografarti nel tuo ambiente. Volevo dipingere la tua bellezza. La tua fierezza, le tue bianche piume … perché volevo dipingere un’Oca .. perché a me piacciono le Oche, alla pari di un Cigno, di un’Anatra, di un Corvo o di un Gabbiano … per cui vado a casa e faccio il ritratto alla mia amica Oca e scusami ancora se ti ho chiamato in modo così generico … ciao Luna, e ricordati, io sono un uomo di nome Giuseppe, Passerò un giorno ancora a trovarti e mi dirai se il tuo ritratto ti piacerà. Donghi Giuseppe.
Terra che trema, fatta di paesaggi immensi, di belle persone, bagnata dal mare, adagiata su colline, fino a toccare il cielo lassù in cima alla Maiella ed al Gran Sasso.
Terra d’Arte, Cultura e Tradizioni.
In uno di quei giorni di fine estate ci trovavamo a Chieti, splendida cittadina adagiata su di un colle.
Giorni in cui si svolgeval’Achille d’oro – FilmFestival… ed in una di queste serate, le vie del centro storico sembravano diventate un concentrato di Cultura all’aperto, infatti, a contornare e valorizzare ulteriormente questo Festival vi erano: concerti, teatro, danza ed altro .. ascoltai della buona musica moderna, del teatro e poi finimmo in Piazza Gian Battista Vico dove su di un grande palco vi erano delle rappresentazioni di danza moderna arricchita di molti spunti classici …Riuscimmo ad arrivare fin sotto il palco, il mio scopo era quello di scattare delle belle foto ed ascoltare buona musica … ma quando lo spettacolo iniziò .. la fotografia passò in secondo piano .. bastava scattare che eri sicuro di portarti a casa delle belle foto … all’improvviso fu tutto un turbinio di corpi che si muovevano sul palco illuminati dai fari multicolore, dalle proiezioni a tema di filmati sullo sfondo .. ballerine che arrivavano fino all’orlo del palco .. quasi a toccare l’obiettivo della macchina fotografica, si sentiva il respiro nonostante la musica fosse forte, le vesti che svolazzavano mettendo in mostra il corpo o parti di esso .. ora in movimenti leggeri, leggiadri … ora rapidi da mettere in risalto la tensione dei muscoli e dei nervi, ballerini che prendevano al volo la compagna e la facevano volare in alto, come se fosse un fuscello …. fui preso da tutto ciò, tanto da non seguire più lo spettacolo, il ritmo e la scenografia .. mi concentrai sui colori, sulla bellezza delle figure, sui loro movimenti.
Il corpo diventava Arte, ogni sua parte poteva essere un dipinto, le posizioni, le figure, le espressioni del volto, erano un inno alla bellezza, un richiamo all’emotività interiore, ora con musica e pose drammatiche, ora romantiche o sensuali.
Fui rapito da tutto ciò come se fossi davanti ad un’opera di Botticelli, ad un paesaggio .. il più bello che si possa immaginare, ad un immenso campo di fiori dai mille colori .. a tutto ciò che uno possa immaginare.
Alla fine di ogni rappresentazione … chiudevo per qualche secondo gli occhi e vedevo ancora i colori e le figure passarmi davanti e cominciai così a pensare …. colori, musica, movimento, tensione, sensualità, bellezza, gioia, drammaticità.
Questo ritornello mi tenne compagnia per diversi giorni di seguito .. poi si sa, basta girarsi che ovunque vieni sempre attratto da qualche cosa di interessante … eppure ogni qualvolta mi accingevo a prendere in mano i pennelli per lavorare ad un nuovo dipinto .. quel ritornello mi ritornava e mi ritorna tutt’ora alla mente.
Sono passati quattro anni da quel giorno ed ora mi sono accorto che in questo intervallo di tempo la mia pittura si è trasformata … rimango sempre fedele al realismo, ma la tecnica non è più la stessa, i soggetti sono cambiati, la mia ricerca mi ha portato a concentrarmi maggiormente sugli effetti della luce, delle ombre, all’espressione dei volti, alla ricerca del movimento .. in un dipinto voglio sentire e cercare di trasmettere le stesse sensazioni che hanno generato in me la voglia di rendere immortale quel momento in cui tutto ebbe inizio .. non mi occupo tanto dell’estetica che deve essere bella per forza … no! Quello non mi interessa più .. la bellezza, le emozioni devono arrivare a Me ed allo Spettatore attraverso altre vie … quelle che toccano i nostri animi, le passioni, l’amore o la repulsione. Il dipinto deve parlarci, farci ascoltare ciò che vogliamo sentire .. ricordare un attimo della nostra vita, o ciò che vorremmo che fosse.
Foto Donghi Giuseppe – Copy Right Cliccare sulle foto per ingrandirle
Eccoci di nuovo in piena attività, i 26 iscritti al corso sono sempre più affiatati, appassionati, e quel che conta sempre più bravi nel maneggiare colori e pennelli .. liberi di esprimersi nella tecnica e nella loro sensibilità artistica che meglio gli si addice.
Durante il corso non si dipinge soltanto ma si approfondiscono le conoscenze storiche dell’Arte, i periodi, gli stili … il tutto mentre si socializza, ci si racconta, si scambiano esperienze, i nuovi allievi vengono subito affiancati ai veterani … perché è anche osservando che si impara .. e da parte mia li sprono a mettersi subito alla prova senza pensare se il risultato sarà buono oppure no, l’importante che si esprimano in assoluta libertà e spontaneità, solo così facendo posso capire quali sono i limiti ed i pregi ed in che stile indirizzarli.
Che dire? Posso solo affermare che questo corso che si svolge all’interno dei programmi di – ABC – ( Associazione Brenna Cultura) ce lo invidiano in tanti, non solo nel circondario ma anche fuori Provincia e Regione, grazie ad internet che diffonde alla grande questo tipo di attività e tutto quanto riguarda Arte, Cultura, Tradizioni, Bellezza, Valori e Sentimenti, contenuti che non dimentico mai di divulgare ovunque io vada, perché credo che non si possa vivere senza passioni, e valori che diano un senso al nostro esistere.
Oggi sembrerebbero parole, frasi fuori moda, eppure mai come ora le persone cercano spazi dove dare sfogo alle passioni, cercano di schivare le bordate che questo consumismo e stile di vita ogni giorno ci propone ed impone.
Insomma per riassumere il tutto … è che il martedì si sa che si incomincia alle ore 21 .. ma non si sa mai a che ora si termina, tanta è la passione e l’entusiasmo da parte di tutti … a volte si fa tardi anche solo per chiacchierare e per il piacere di stare insieme … qualcuno strofina gli occhi perché sente l’alba troppo vicina, altri non riescono a dormire per la troppa adrenalina accumulata … ma questo è meraviglioso.
Vorrei ricordare ai concittadini, agli abitanti dei paesi limitrofi e tutti coloro che ci seguono in internet, se volessero venirci a trovare, per incontrare amici, per vedere come funziona o volessero provare ad usare una matita .. noi un foglio e qualche colore lo abbiamo sempre a disposizione per tutti.
Vorrei infine ringraziare gli altri due insegnanti che mi aiutano a portare avanti questo progetto.
l’Artista Molteni Renato di Erba
… e da quest’anno Cristina Biondi di Fabrica Durini (Alzate Brianza)
Il Comune di Brenna CO per la collaborazione
BCC Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù – Filiale di Brenna, per il contributo.
tecnica – abbozzato ad Acrilico – portato a termine con colori ad Olio
Mi ricordo i giorni che precedevano il Natale, vi era nell’aria un clima di gioia, attendavamo un qualche cosa che sapeva un po’ di magico, anche per coloro che non credevano.
Nei giardini qualche piccolo abete con poche lampadine, la realizzazione del presepio nelle nostre case coinvolgeva tutti.
Non vi era per noi la settimana bianca, nemmeno lo stressante girovagare tra i negozi della cittadina più vicina per comperare mille cose, sovente inutili … bastava una stretta di mano o un abbraccio augurandoci Buon Natale.
Non vi erano molti soldi … ma non è mai stato un problema.
Il Natale diventava così la festività della famiglia .. qualche regaluccio, magari usato … poche cose ma desiderate da mesi.
Mi trovavo a Como in Piazza Duomo, nei giorni che precedevano le festività natalizie.
La Piazza gremita, un andirivieni da Stazione Centrale.
Io sempre con la mia macchina fotografica in cerca di scene interessanti.
Scorgo laggiù in fondo un pagliaccio, che con dei palloncini creava strani animali da donare ai bambini.
Mi sposto, mi avvicino, il soggetto si presta per essere fotografato, mi siedo con Laura per consumare una buona cioccolata calda al bar sotto i portici … postazione ideale, sullo sfondo la splendida facciata del Duomo, davanti, il simpaticissimo pagliaccio impersonato da una donna dalla forme un po’ abbondanti … ma ben distribuite.
Metto a punto i meccanismi della macchina fotografica, ed incomincio a scattare, cercando un taglio giornalistico che racconti al meglio ciò che accade.
Ad un certo punto mi sono accorto che lo strano personaggio, non era così importante nel contesto perché non aveva molto da fare… eppure era così interessante.
Molti bambini avrebbero voluto il palloncino dalle forme strane … prendevano per mano i genitori e li trascinavano verso il coloratissimo “Pagliaccio” sorridente ma dagli occhi tristi.
In risposta i bimbi si sentivano dire “ Andiamo, abbiamo fatto tardi con le compere – dobbiamo ancora mangiare – questa sera arrivano gli amici di papà – non ho spiccioli (lui non chiedeva soldi sarà stato messo li da qualche Associazione) – i palloncini ve li porterà Babbo Natale …. ( se fate i buoni) …. e così centinaia di altre risposte, alquanto inopportune e per me anche irritanti ed inquietanti.
La sera che si stava avvicinando, incominciava a spegnere i colori … tanto che all’improvviso si accesero milioni di lampadine che disegnavano i profili dei palazzi storici e del Duomo.
Intanto rapidamente la città si svuotava, la estenuante giornata di compere stava per volgere al termine. Ritirai la macchina fotografica .. il reportage era finito … ottime immagini … tante tristi, le lacrime dei bambini fanno male, ma chi ama la fotografia fotografa ciò che più lo colpisce, bello o brutto che sia.
Mentre con Laura ci stavamo recando al parcheggio, ci guardammo in faccia, quasi simultaneamente, ci siamo detti … ma che mondo è questo se un Pagliaccio è stato quasi tutto il tempo con le mani nelle mani? Dove è finito il nostro Natale? Quando mio padre camminava a marcia indietro fin sulla via principale, lasciando le impronte nella neve e ritornava facendo un lungo giro … poi il mattino ci chiamava e ci diceva … visto? Questa notte è passato San Giuseppe e la Madonna con in spalla Gesù Bambino.
Donghi Giuseppe
Dipinto – Foto – Testo – di Donghi Giuseppe Clicca sulle foto per ingrandirle
Versione molto ridotta … 24 MB per coloro che hanno problemi di ricezione internet
>………. forse perché mi viene chiesto cosa sia quella forza interiore che spinge un Artista ad esprimersi con così tanta passione e dedizione che si rinnova continuamente fino a diventare un tutt’uno con la vita stessa.
Una vita in cui l’Artista mette a nudo se stesso, rivela il proprio intimo attraverso la propria Arte. Questo comunicare con gli altri, fa si che i dipinti, le opere d’Arte in genere , non siano solo semplici forme o messaggi sospesi nel nulla … ma storie di uomini che socializzano, crescono nel confronto, nello scambio delle esperienze.
Esperienze che diventano stile di vita, uno stile che non è scelto dall’Artista ma dal proprio interiore, da quella scintilla che arde perennemente dentro e che alimenta e sazia la nostra esistenza, rendendoci liberi nel pensiero, ponendoci di fronte all’infinito come foglie al sole, pietre spigolose, alberi sui crinali dei monti, gabbiani stridenti che si librano sulla cresta delle onde, nuvole migranti e mutanti nel cielo, piloti del nostro aliante, liberi da zavorre ci buttiamo a capofitto e poi su, su fino allo stallo per poi planare dolci sfruttando le correnti che la meraviglia della vita ci offre.
Parole, pensieri e stili di vita che forse passano inosservate o vengono messe in disparte in questo periodo così grigio, fumoso, stagnante della nostra storia.
Eppure in questo mare immobile, in questa atmosfera torbida sta lentamente crescendo in molti la voglia di rialzarsi in piedi e cercare di camminare sul pelo dell’acqua sbattendo le ali come fanno le anatre selvatiche nel loro concitato gesto per alzarsi in volo.
Forse è un bisogno di capire, voglia di contatto umano, emotivo, forse solamente voglia di soddisfare il nostro io, nutrirlo, oppure di aggrapparci al tempo che ci sfugge senza provare a soddisfare antiche passioni soffocate, dimenticate in qualche cassetto, chiuso da troppo tempo, forse da quando le nostre ali erano ancora troppo giovani per volare…….
Tecnica – Mista – Abbozzato ad acrilico, rifinito ad olio
Supporto – Tela
Dimensioni – cm. 50×80
Stavamo seduti su una panchina davanti al mare aspettando il tramonto, uno spettacolo quotidiano che non è mai uguale ed ogni volta ci affascina, è l’ora in cui comincio a fare il riassunto della giornata, sono quei momenti che ti lasciano un po’ in sospeso fra gioia e malinconia, gli occhi fissi ad osservare il sole che va a sprofondare laggiù oltre la linea dell’orizzonte, portandosi con se tutti i colori di quella meravigliosa cartolina .. mentre sembra dirti “ ciao, ci vediamo domani quando rispunterò dall’altra parte”, colorando nuovamente un altro giorno.
Davanti a noi, seduti su di un muretto Laura e Gabriele, anche loro affascinati davanti a questo film che l’universo ci dona.
Parlano tra di loro, non riesco a capire tutto ciò che si dicono, un po’ preso da tutta questa atmosfera, un po’ perché è giusto che loro si godano tutto ciò con gli occhi e l’innocenza della loro tenera età.
Riuscii poi a capire tutto ciò che si stavano dicendo per le domande che ponevano.
Nonno, Nonna … ma perché il sole sprofonda nel mare? Dove va a finire? Perché solo alla sera ed al mattino ci sono questi colori? Rispondemmo in modo semplice .. ma credo chiaramente perché furono soddisfatti e continuarono la loro discussione imitando a gesti il funzionamento del tutto.
Ma ecco la scintilla che fece scaturire in me l’ispirazione per creare un nuovo dipinto.
Si alzarono di nuovo, si posero davanti a noi e ci dissero: “Ma … tutta quella gente che sta passando dietro, non si ferma a guardare come stiamo facendo noi? Vedi Nonno, vedi Nonna? Quello sta facendo fotografie, due stanno pescando, quella ragazza corre con il cane sulla spiaggia .. e poi ci siamo solo noi … Perché?”.
Una domanda difficile .. Risposi.
Una domanda che ha molteplici risposte, dovremmo andare a chiederlo ad ogni persona che incontriamo ed ognuno avrebbe la sua valida ragione.
Si, ma come si fa a non fermarsi a guardare … è così bello!!
Lo ha detto anche la maestra a scuola che dobbiamo imparare ad osservare e rispettare la natura.
Ha detto anche che gli uomini la stanno rovinando.
Non volevo concludere la risposta alle loro domande con parole che togliessero a loro l’entusiasmo, la fantasia, la curiosità e la magia che si era creata intorno a noi.
Aggiunsi solo “ Non guardiamo cosa fanno gli altri … restiamo fino a che tutti i colori si spegneranno .. ritornate sul muretto … oggi guardando voi ed il tramonto a me è venuta l’ispirazione per fare un dipinto … a loro, forse verrà la voglia di fermarsi come noi a guardare il tramonto.
Donghi Giuseppe Cliccare sulle foto per ingrandirle
Titolo– Come due passeri su di un ramo in attesa della notte sottotitolo – Il castagno e l’infinito Autore –Donghi Giuseppe Dimensioni– Cm. 80 x 50 Tecnica – Colori ad olio su tela con parti precedentemente preparate in rilievo Cliccare sulle foto per ingrandirle
Il castagno e l’infinito
E’ inverno, quaggiù vi è un sole pallido, i suoi raggi passano quasi a fatica nella tipica atmosfera brianzola, non riescono a dare nitidezza, i colori sono carichi di grigio, l’aria sembra pesante, le poche e sparse nuvole rimangono ferme nel cielo, se ne andranno solo al calar del sole, quando la luna rossa all’orizzonte spunterà laggiù dietro al monte ed alzandosi diventerà bianca e splendente.
Laura andiamo, zaino, scarponi, lo stretto necessario per camminare un giorno due torce con relative pile di scorta … oggi si va in cima al monte e rimarremo lassù fino a che il sole sprofonderà nella terra laggiù all’orizzonte.
E’ più di un’ora che camminiamo, ora il bosco si è rarefatto lasciando spazio ad ampi alpeggi, e le baite fatte di pietre antiche parlano della nostra storia appena trascorsa .. ma che quassù è ancora il presente.
Una storia che è dentro Me, dentro Lei … che ci ha avvolti, ci siamo cresciuti e che vogliamo rivivere tutt’ora.
Laggiù, sotto di noi è come se vi fosse steso un velo bianco su tutta la pianura, a fatica si riesce a scorgere cosa vi sia sotto quella coltre, mentre quassù tutto splende, sopra di noi il cielo è terso, di colore celeste nella parte più bassa, fino ad un bel blu intenso verso la cima.
Facciamo una sosta vicino ad un grande castagno e ad un’ovile, la casa di pietra a fianco è ancora abitata, si sentono delle voci, da un capanno ci giunge il grugnire di alcuni maiali, la’ più in fondo pecore e capre, vi sono pure un paio di asini.
Il castagno è stupendo la sua corteccia sembra coperta da rughe come quelle che si possono scorgere sul viso di certi anziani con le mani sporche di terra, il vecchio cappello sgualcito in testa e gli stivali di gomma ai piedi.
I suoi rami sembrano allungarsi nel cielo a cercare spazio per vivere, a proteggere chi vi sosta sotto, le radici che affondano fra terra e pietre, danno ad esso un senso di sicurezza, di maestosità, di armonia con tutto ciò che ci circonda .. un incanto che solo la spregevole mano di un uomo potrebbe scrivere la parola fine a tutto ciò.
Per terra vi è un soffice strato di foglie cadute di recente dai rami, sembra un tappeto coloratissimo carico di tinte rossastre, di marroni e gialli.
Ecco ora le voci che si sentivano giungere dalla casa in pietra si fanno più vicine, si materializzano.
Una mamma e tre bambini si fermano davanti a noi che stiamo mangiando pane e marmellata.
Buongiorno, ciao bimbi .. volete favorire? E’ marmellata l’abbiamo fatta noi … no grazie abbiamo appena finito di mangiare ci dicono quasi in coro i tre bimbi …. ci siamo messi a parlare un poco, poi abbiamo cominciato a riordinare gli zaini per rimetterci in cammino mentre loro sono andati sotto al grande castagno.
Ora il sole era andato dietro al grande albero, ai bimbi ed alla madre creando un contrasto ed una scena surreale, meravigliosa, quelle scene che ogni regista vorrebbe nel suo film .. ci siamo fermati ancora un istante, giusto il tempo per essere invasi fin dentro l’animo da tanta bellezza, grandiosità, da farci pensare all’infinito, alla possibilità che forse vi sia davvero un grande regista da qualche parte … o forse la natura stessa è il grande regista che ogni giorno si esprime regalandoci questo fantastico film.
Un’ultima occhiata e poi come se fossimo stati degli intrusi, come attori casuali, uscimmo da quella meravigliosa scena.
Sarebbe bastato tutto questo per essere soddisfatti, ma si sa, chi è sempre alla ricerca di cosa vi sia oltre la nostra corporale quotidianità .. non è mai sazio fino a che vi sarà respiro in noi.
Ora il sentiero si sarebbe presto fatto ripido, fra pietrisco ed irte pareti rocciose, fin lassù dove camminando in cresta, accarezzati dalla brezza si arriva in vetta.
Saliamo con passo lento per gustarci passo dopo passo il trascorrere del tempo, il mutare dei colori, il cammino del sole che giunti in cima era oramai basso all’orizzonte.
Giusto il tempo di guardarci tutt’intorno, di godere nel vero senso della parola di così tanta bellezza, poi ci sediamo dietro ad un masso senza nemmeno toglierci lo zaino, vicini uno contro l’altro come due passeri su di un ramo in attesa della notte.
Credo che vi siano ben poche cose al mondo che possano superare l’intensità di quei momenti, vissuti lassù con Lei accanto, in rigoroso silenzio, davanti al manifestarsi dell’infinito.
Intanto il sole lentamente scompare laggiù dove la terra si tinge di colori violacei e di arancio dorato .. mentre tutto intorno a noi si scolorisce.
Laura … andiamo finché vi è ancora luce, il sentiero è molto scosceso qui sotto .. ed è inverno.
Prima di arrivare al grande castagno accendiamo le torce mentre la luna già si era alzata nel cielo sopra di noi.
Autore – Donghi Giuseppe Titolo – Parlami – Dimensioni – Cm. 80X50 tecnica – Abbozzato con acrilici – Rifinito ad olio – Capelli in rilievo. Supporto Tela preparata con colle e stucchi.
Le immagini ed il testo si possono condividere purché venga citato il nome dell’autore ed il sito da cui provengono.Cliccare sull’immagine per ingrandirla
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Mi Guardi e non parli, tutti i giorni mi sento denudato, scrutato … e non ti decidi a dirmi nulla .. eppure a volte sembra che muovi le palpebre, dischiudi le labbra .. di sicuro sposti lo sguardo e mi segui ovunque vada.
Sei invidiosa degli altri volti che ho dipinto? Vorresti essere l’unica? Avresti voluto che ti dipingessi diversa da come sei?
Parla !! Dimmi la tua opinione .. interrogami pure, fai come credi, però non puoi continuare ad importi con quel tuo volto enigmatico, deciso, fiero, con quel filo di dolce malinconia che sai diffondere tutt’intorno.
Sei bella, giovane, innamorata .. si vede! .. Il tuo sguardo penetra nelle persone, le attraversa e va oltre, va dove ti porta il cuore.
Però non parli .. quasi mi sfidi con il tuo tacere.
Quando ho incominciato a modellare il tuo viso, non sapevo come sarebbe stato il risultato ..ed eccoti qui, pronta a sfidare il tempo che non cambia il tuo volto … mentre il mio si!
Mentre dipingevo i tuoi occhi mi vedevo da giovane correre nei campi, libero, poi giù per le discese con la bicicletta, ed il corpo quasi appoggiato sul manubrio per andar più forte .. pensavo al nascere delle prime emozioni dettate dal cuore, alla mia passione di costruire aquiloni sempre più grandi e poi scendere veloce per le balze erbose con il vento in faccia che li faceva alzare alti nel cielo azzurro .. proprio come i tuoi occhi.
Ho dipinto le tue labbra pensando alla mia sposa, al profumo della sua pelle, a quando si fa bella davanti allo specchio .. al fremito che provo quando mi sfiora .. ed i miei pensieri mi riportano al primo bacio, al suo abito da sposa, ad oggi .. che nulla è cambiato da allora se non i nostri volti segnati dal tempo che trascorre .. ma sempre amanti innamorati dell’amore.
Ecco cosa sei Tu.
Il risultato di una vita sempre controvento, con le braccia aperte, sempre pronto a volare,
ad alzarci in volo come sanno fare le coppie di gabbiani.
Tu sei Me, sei Lei, sei il frutto della mia Arte, del mio essere, sei lo specchio di una vita intera.
Dunque ora, parlami .. raccontami sai tutto di me, di noi.
Autore – Donghi Giuseppe Dimensioni – Cm. 80×50 Tecnica – Bozza in acrilico – Terminato con colori ad olio – Capelli in rilievo eseguiti con stucco sintetico e colle Supporto – Tela Cliccare sulle immagini per ingrandirle
……. E dai … ti ho appesa alle pareti di casa ma non ci vuoi stare, ovunque mi giro incontro il tuo sguardo, ti ho messa nel mio studio, idem, entro e sei li che mi fissi e mi dici che ti senti abbandonata, vuoi uscire, guardare il mondo ed essere guardata.
Ho capito, cara la mia creatura .. ma non è che posso portarti sottobraccio ovunque vada … ti ho creata, abbiamo discusso molto mentre nascevi, mi hai chiesto di farti bella, intrigante, un po’ misteriosa, di non dipingerti soltanto con i colori, ma di donarti la parola, lo sguardo di chi vuol dire e sapere.
Eccoti, ora tieni lo specchio e guardati …. dimmi, come potrò inventare un altro volto che sia ugualmente bello ed interessante come il tuo?
Ti ho esposta in una mostra fra tanti dipinti .. ti osservavo, guardavo e sentivo i commenti di coloro che si fermavano davanti a te, alcuni senza ritegno ti sfioravano come per capire se il colore fosse carnagione vera, guardavano i tuoi occhi, si spostavano a destra ed a sinistra per vedere se li osservavi nei loro movimenti … così ti ho vista annoiata, messa in vetrina mentre dicevano: … sembra vera, mi segue con lo sguardo.
Vero, tutto vero, ma ora cosa posso fare per uscire da questa situazione?
Ti ho creata per raccontare al mondo l’universo femminile, ti ho dipinta bella come una rosa, ti ho dato occhi per guardare, bocca per parlare …ed allora parla!!
Esci dalla tela, racconta di me, di te, parla di sentimenti, di amore, di cose frivole, parla della vita.
Sei un’opera d’arte … non rimanere rinchiusa nella cornice … scendi, cammina per le vie del mondo.
Ti prego, toglimi da questo pasticcio, non odiarmi se ti dico di fuggire dalla mia tavolozza, dammi la possibilità di dipingere altri volti, percorrere nuovi sentieri, raccontare e raccontarmi in altre storie scritte con pennelli e colori.
Vai … ciao, buon viaggio, tanto prima o poi incontrerai di nuovo il mio volto, la mia voce, il mio sguardo, i sentimenti, riflessi in altre mie opere.
Dimensioni – Cm. 50×80 – Tecnica–Colori ad olio – Supporto – Tela
Silenzio per favore. Non sprecar parole .. e pensa. Come le mie amiche a fianco, sono nata dal pennello e dall’animo di un Maestro. Certo ci ha fatte belle .. perché noi siamo belle. Stavo prendendo forma …. incominciavo a vedere il suo volto, i suoi occhi. Lo guardavo, mi guardava, componeva tinte e le appoggiava su di me, pennellata dopo pennellata. Stavo partecipando alla sua invenzione, mi sentivo crescere come se fossi nuova vita. Guardavo il suo volto e vedevo il mio, ero bellissima …. aspettai così il momento in cui aggiunse l’ultima luce sulle mie labbra … lo fermai rubandogli il pennello dalle mani, dal cuore, dal suo animo d’Artista.
Mi accorsi che non aveva dipinto me .. ma se stesso. Certo, non nelle sembianze ma nell’animo, nel suo modo d’essere. Ora esisto, sono libera .. sono davanti a te .. parlami … ma ti raccomando, sottovoce e con garbo il Maestro non ama parlare di sé.
Tecnica – Mista – Base acrilica – finito ad olio – con pennelli e spatola.
Supporto – Tela.
Il gallo disse alla gallina .. perché guardi da quella parte?
La gallina rispose .. perché non posso?
S s si si, certo che puoi .. ma non hai altro da fare?
Con te no .. rispose la gallina, sei li tutto tronfio, ringalluzzito e per di più sei pure geloso, sai badare solo a te stesso e mi tratti come le altre cento.
Insomma cosa vuoi .. rispose il gallo, la vita è questa, gira così da sempre, io sono il gallo e tu la gallina.
Beh rispose lei .. io sono una gallina .. e ne sono fiera … la vita sarà pure questa … tu resta con la tua grande cresta sopra la testa … prenditi pure tutte le altre, la vita sarà pure questa ….. ma ho deciso! Cambio, me ne vado.
Autore – Donghi Giuseppe Tecnica Mista – Acrilici e colori ad olio – Fondo preparato con stucchi, colle, sabbia ed altro Formato – Cm. 65 x 55 circa clicca sulle immagini per ingrandirle
Non umiliarmi. Non farmi del male. Non uccidermi e dire poi … ” l’ho fatto per amore. Era mia ed ora non mi amava più. “
Ma che animale sei, se non riesci a capire che nulla è tuo, una donna non la si compera come si fa con un cane o un cavallo.
Come fai ad alzare le mani davanti a tanta meraviglia? Come puoi arrivare ad uccidere chi ti ama o ti ha amato?
Tu animale senz’anima … privo di sentimenti, di ragione .. non hai scusanti, non hai dignità, smettila di offendere il creato, la bellezza, l’amore, la vita. Vattene, sparisci nel nulla, in silenzio. L’amore, la donna, le passioni … non son fatte per te.
Dati ISTAT dai quali si è partiti per illustrare l’emergenza sulla violenza sulle donne durante una conferenza stampa dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna a Roma. 3 luglio 2013 In Italia 6.743.000 donne tra i 16 e i 70 anni sono state vittime di abusi fisici o sessuali. Un milione ha subito stupri o tentati stupri. Il 14,3 per cento delle donne italiane è stata vittima di violenza da parte del partner, ma solo il sette per cento lo ha denunciato.
FEMMINICIDI – Una donna uccisa ogni due giorni e mezzo. Sessantacinque dall’inizio dell’anno alla fine di giugno 2013 .
Autore – Donghi Giuseppe Tecnica – Mista – base con colori acrilici e portato a termine con colori ad olio.
Supporto – Tela . Preparata con stucco e colle Dimensioni Cm. 80x 50
Postato in La mia Arte oggi – Sezione Pittura – Cliccare sulle immagini per ingrandirle
Ciao gallo sei venuto anche tu fin qui? Si rispose lui .. ma non so, non capisco, non mi piace. Rispose lei .. ti sbagli mio caro gallo, sei tu che non sai guardare.
Sentitosi fuori luogo il gallo se ne andò senza salutare, senza nemmeno tentare di capire.
Lei … aprì di nuovo il libro e ricominciò a leggere, dimenticandosi del gallo, riprese così a volare leggera fra le pagine del poeta e visse cieli limpidi, montagne trasparenti laggiù all’orizzonte, si librò sopra ad un morbido tappeto di nuvole … visse un’altra storia.
Non qui .. ma da un’altra parte, tra le rime del poeta.
Col termine del corso di pittura, si è passati subito ad allestire la “Settimana dell’Arte” . Un appuntamento che è diventato una consuetudine per un pubblico sempre in crescita.
Ogni anno L’Associazione ABC (Brenna Cultura) cerca di offrire valide alternative nel campo culturale, rivolgendosi in particolar modo verso Giovani, Bambini e genitori, di conseguenza, nonni, parenti e tutta la cittadinanza brennese. Perché credo che è in quell’ambito che dobbiamo insistere se vogliamo che questo appuntamento, sia un momento di aggregazione e di provare ad uscire un attimo dalla solita routine quotidiana e magari approfittare delle occasioni proposte per provare a cimentarsi in allegria a fare qualche cosa che avremmo voluto fare da sempre ma che per un motivo o per un altro non siamo riusciti a fare fino ad ora.
IL CORSO DI PITTURA Cliccare sulle immagini per ingrandirle
Giunto al suo 12° anno, è sempre cresciuto di numero, ma la mia soddisfazione massima è vedere i risultati raggiunti, quest’anno gli allievi erano 21, nel prossimo corso supereremo i 25 allievi provenienti da tutto il circondario oltre ai brennesi .. cercheremo di dare sempre il massimo anche se gli allievi sono tanti, già da ora ho il validissimo aiuto del Maestro Molteni Renato di Erba, con il prossimo appuntamento avrò il piacere di avere un’altra insegnante che seguirà i nuovi arrivi.
Che dire?
Credo che questo corso oramai sia un punto di riferimento nel suo genere visti i commenti ed i risultati.
ALCUNE OPERE DEGLI ALLIEVI ED ALLIEVE DEL CORSO 2013
PICCINI CARLA
DI VITTORIO MARISA
PROSERPIO PINUCCIA
ROSSOTTI SAMANTA
ROSSOTTI SAMANTA
TREZZI LUCIANO
TREZZI LUCIANO
SOMMARO DENIS
SOMMARO DENIS
FERIAN PAOLA
TOSONCIN FRANCO
TOSONCIN FRANCO
TREZZI LUIGI
COZZANI DANIELA
COZZANI DANIELA
MAURI MARA
MAURI MARA
MAURI MARA
SARTI LORENA
SARTI LORENA
SARTI LORENA
GAGLIANO HELGA
GAGLIANO HELGA
BIONDI M. CRISTINA
BIONDI M. CRISTINA
CROCI ANNALISA
ZUCCA PAOLA
CAMBRIA MONICA
CAMBRIA MONICA
RATTI AGNESE
RATTI AGNESE
BETTO ANNA
BETTO ANNA
ISABELLA BALLABIO
ALBERTI LAURA (Allieva privata)
ALBERTI LAURA (Allieva privata)
MARISOL (Allieva privata)
MARISOL (Allieva privata)
MARISOL (Allieva privata)
MARISOL (Allieva privata)
Posso solo dire che questa mia esperienza oramai trentennale prima a Carugo, poi a Giussano ed ora a Brenna mi ha fatto capire che vi sono molte persone che hanno voglia di Cultura, Arte, e tutto ciò che ci fa guardare oltre la punta delle nostre scarpe e capire che nella vita non è detto che dobbiamo camminare tutti dove la strada è dritta e ben tracciata … ma provare ad inventarci ogni istante per rendere questo viaggio interessante, bello .. perché, non dobbiamo dimenticarci mai che l’Uomo non è nulla senza la cultura.
CONTINUANDO
La 7° edizione della “SETTIMANA DELL’ARTE” (non sto ad elencare tutto …. in internet si può trovare il programma)
Posso solo aggiungere che tutto è andato magnificamente bene, è venuta parecchia gente a trovarci un po’ da ovunque e questo mi da la forza di insistere nel proporre nuove idee e cercare di mandare avanti questo meraviglioso gruppo che mi circonda con grande passione e voglia di fare.
Per questo voglio ringraziare tutti gli allievi, i genitori che ci hanno affidato i bimbi negli spazi dedicati a loro ( quest’anno siete stati tantissimi, giunti anche dalle scuole di altri paesi).
Le mamme ed i papà che hanno fatto da Staff, che si sono date da fare per preparare dolci, torte, pizze per le merende .. insomma non finirò mai di ripetere che sono circondato da un folto gruppo di belle persone. Citarvi tutti per nome verrebbe un elenco lunghissimo per cui grazie a tutti, grazie perché so che avete dato tutto quello che vi era possibile dare. Un abbraccio a tutti.
Per finire MA NON PER ULTIME .. vorrei dire grazie anche alle nostre consociate “Merlettaie di Brenna” che oltre a mettersi a disposizione per chiunque volesse provare per la prima volta o ritornare ad arricchirsi con l’Arte del Merletto, hanno anche esposto una preziosissima collezione di merletti di valore inestimabile prestati per l’occasione da privati, che esposti insieme ai dipinti dei Maestri Donghi e Molteni ed a tutti quelli degli allievi del corso di pittura hanno fatto si che la mostra quest’anno era davvero ad altissimo livello e molto apprezzata..
Ora il loro lavoro prosegue fino a tutto luglio con la scuola di pizzo per Ragazze e ragazzi e già vi sono un buon numero di iscritti.
ABC con questo evento a fine luglio chiuderà per la pausa estiva … pensando già ai nuovi progetti per l’autunno, il mercatino di Natale in piazza ed il programma del prossimo anno che inizierà subito a gennaio con il corso di pittura ecc. ecc..
L’Associazione ringrazia Il Comune di Brenna per la collaborazione.
BCC Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù – Filiale di Brenna, per il contributo.
Iniziando dunque a raccontarmi e lasciando alle spalle il mio vecchio sito (che comunque rimane), ho scelto di pubblicare questa bella intervista a cura di Asmae DachanCaporedattrice della rivistaML mondo lavoro .
Un’intervista molto confidenziale, sincera, senza filtri, il cui riassunto è racchiuso in queste quattro pagine in modo perfetto.
Ben vengano Giornalisti e riviste che ancora trovano adeguati spazi per l’Arte e la Cultura, rincorrendo personaggi e manifestazioni di ogni tipo legate alle nostre tradizioni più belle, al territorio, al mondo del lavoro, alla nostra quotidianità.