LEDA ?

Titolo Leda?

Tecnica  Fondo preparato con colle, stucchi plastici e sabbia finissima,
imprimitura ad acrilico e finito con colori ad olio.
Supporto Laminato plastico.  Dimensioni  CM. 100 x 55
“OPERA ESEGUITA NEL 2014 E  MODIFICATA IN BUONA PARTE NEL 2019 SENZA STRAVOLGERE  L’IMPIANTO DI BASE.” Donghi Giuseppe.

Leda, nella mitologia greca era Moglie di Tindaro, grande guerriero e Re di Sparta.           La Leggenda, narra che Zeus, capo di tutti gli dei dell’Olimpo, il Dio del cielo e del tuono, si innamorò di Leda e per poterla raggiungere scese dal cielo, si trasformò in un candido cigno, e avvicinandosi a Lei che stava riposando sulle rive del fiume Eurota, la svegliò facendosi notare starnazzando d’ali, e con il suo lungo ed elegante collo incominciò ad accarezzarla amorosamente sui capelli, sul viso fino ad insinuarsi tra le sue braccia accoppiandosi.
Non è certo questo racconto mitologico che mi ha dato lo spunto per realizzare questo dipinto.
La donna nelle mie opere è un tema che mi sta a cuore da sempre.
Questa volta camminando in silenzio sui monti, ammiravo l’infinita bellezza della natura, quassù è sempre tutto molto più chiaro, sei libero da ogni legame con tutto ciò che accade laggiù, siamo soli, senti il cuore battere dentro te, il vento che ti accarezza, il sole è brillante, l’aria leggera, il cielo azzurro intenso, a tratti macchiato da nuvole bianchissime dalle mille forme mutanti.
Ti accorgi di quanta bellezza esiste intorno a noi .. tutta questa meraviglia ti avvolge e ti sconvolge e non puoi fare a meno di pensare all’irresponsabilità dell’uomo che senza nessun indugio, ogni giorno ne distrugge un pezzo …Come se il tutto fosse suo. Tutto questo mi porta a pensare alla storia umana su questo lembo di terra che naviga nell’infinito, alla grandezza dell’uomo, alle sue meravigliose scoperte ma … anche alle guerre per prevalere su altri esseri umani, guerre assurde per un credere religioso .. ah che guaio le religioni … ed intanto cammini, ti guardi attorno.
Poco prima di arrivare in cima, mia moglie Laura mi fa notare una cordata di tre donne che stavano salendo su di una parete rocciosa in maglietta e pantaloncini corti … ottima occasione per fermarci a riposare un po’ guardando quelle donne salire come ragni aggrappati alle rocce.
Ci sediamo su dei massi … Laura ad un tratto mi dice:  “ora non è più come qualche anno fa, di donne che scalano oramai se ne incontrano tante, che pilotano aerei, che fanno tutto quanto fa l’uomo maschio, ed a volte anche con più passione e tenacia” … Vero risposi io .. guardandola seduta su quel masso.
Ecco, è in questo preciso momento che nasce il dipinto che illustra questo scritto. Leda?

Guardavo Laura seduta sul sasso, alle sue parole appena pronunciate a proposito delle donne.
La vidi seduta non più su di un masso, ma su di una casa, con il camino che fuma in un ambiente magico fatto di cielo cupo e di candida neve ovunque, lei nuda … come è nuda la natura davanti all’universo, nuda come la madre terra, come pietra al sole, limpida, come è limpido il mare più bello che va a toccare il cielo laggiù in fondo all’orizzonte, bella come tutto ciò che ci circonda quassù.

Ed il Cigno? (Incontrato poche ore prima in un piccolo laghetto a fondovalle.)

Ecco allora .. ritornarmi nella mente la leggenda mitologica di Leda concupita da Zeus trasformatosi in cigno.
E ripenso di nuovo all’uomo maschio, al mondo costruito da maschi e per i maschi, per le sue guerre, per le sue manie di grandezza, capace di costruire meraviglie ma anche di distruggerle … e non solo ciò che ha costruito.
Nei millenni ha distrutto, deturpato, stravolto, inquinato il pianeta come se fosse lui il padrone di tutto ciò.
Come se fosse il Re degli Dei in grado di camuffarsi dietro altre sembianze per concupire, spadroneggiare, dettare legge su tutto e su tutti.
Quindi tornando alla donna mi pongo una domanda: quanto è cambiato da quel racconto mitologico ad oggi?
La donna fino a pochi anni fa non aveva neanche il diritto di voto nella nostra civile Italia, in molti paesi la donna vale meno di una pecora, di un vitello, a volte la si elimina alla nascita … ed in certe parti del mondo a causa dell’uomo o di fanatismo religioso, quali menomazioni fisiche e morali devono ancora subire?
Nel mondo così detto civile  .. Italia in prima fila, perché se un maschio si accoppia con tante donne è un rispettato donnaiolo .. è un maschio Italiano, mediterraneo … mentre se una donna si innamora di un altro è una puttana?

Perché se una donna è maltrattata dal suo compagno .. o semplicemente non vi è più amore fra di loro e lei decide di andarsene e rifarsi una nuova vita Lui la ammazza?
Per amore dice Lui … tu sei mia non puoi essere di nessun altro.
Mia? Mia come un oggetto, come la pecora ed il cammello.
Tutto questo ancora oggi.
Perché oggi purtroppo sono ancora pochi gli uomini che sanno amare senza nulla pretendere, amare per la gioia di condividere corpo e sentimenti, donarsi reciprocamente, cogliere da lei la sua parte femminile per completarsi e donare a lei la nostra ..  così da diventare grandi, capaci di amare, di nutrirsi uno nell’altro .. tanto da diventare come lo splendore della natura che ci ha circondato oggi lassù, dove il raglio di certi uomini non può giungere così in alto … costretto a lamentarsi laggiù legato al palo che lui stesso ha conficcato nel terreno … o come il gallo Re o Dio del suo piccolo pollaio.


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Dipinto e testo di Donghi Giuseppe

Donghi Giuseppe

 

 

 

 

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28 pensieri su “LEDA ?

  1. Caro Giuseppe, nei tuoi bei dipinti racconti, ma hai ancora tanto da dire che con le parole sei un fiume in piena. Sei una persona che dice quello che pensa e vorresti che i preconcetti, i limiti di ognuno sparissero. Non sei l’unico a volerlo, ma con la tua pittura lo gridi delicatamente. Non è un controsenso, è il tuo modo pacato ma risoluto su certi pensieri che ci fanno e ti fanno vivere male. È la tua sensibilità che sa cogliere i momenti e i pensieri e farli ancora più tuoi. È la sensibilità che ci fa amare veramente, che ci fa essere più veri come tu sai esserlo. Ecco perché non tutti hanno questo capacità d’amore vero, mancano soprattutto di sensibilità lasciano prevalere la gelosia, il rancore e tanto altro. Il tuo pensiero è un bello spaccato sui veri sentimenti, sul vero amore, sull’essere se stessi, amando gli altri in primis. Sopratutto c’è la prevaricazione sulla donna, ma in effetti un uomo si può dire tale quando ha attenzione alla donna e ai suoi sentimenti, quando ha il coraggio, anzi la capacità di far uscire fuori la sensibilità. Mi fermo anche se avrei tanto altro da dire e grazie per la tua sensibilità.

  2. Ogni tua nuova opera mi porta a migliorare nella mia conoscenza dell’arte.
    Grazie infinite Giuseppe, tu sei un Artista anche nello descrivere !!!!!
    Ciao

  3. una Donna in trasparenza, e dai suoi occhi puoi leggere la sua anima, la sua storia, le sue emozioni……. Mi ha fatto venire un brivido …. brivido di Vita!

  4. Caro Giuseppe come sempre le tue opere sono magiche
    esse trasmettono sempre un grande amore Per Laura
    e per tutto ciò che ti circonda in questa meravigliosa terra chiamata mondo,
    peccato come ci hai ben ricordato che noi umani non facciamo altro che distruggere
    le tue bellissime opere sono sempre accompagnate da meravigliosi pensieri e racconti
    mi sembra sempre di sentire nel leggerli
    la tua calda voce armoniosa dove tu trasmetti sempre quel calore umano e amore della tua anima verso il mondo che ti circonda
    Sentimenti rari da trovare su questa terra.
    Ti ringrazio come sempre per questi doni meravigliosi
    un abbraccio Flora

  5. Giuseppe, quant’è fortunata Laura ad avere un marito come te accanto.
    E quanto fortunato sei tu ad avere una moglie come Laura, che riesce a trasmetterti questi sentimenti di profondo rispetto per le donne!!!!
    Comunque i tuoi dipinti non sono solo belli di colori. sfumature ed ombre, ma con le descrizioni che sai di loro dare, diventano assolutamente speciali.
    Un caro saluto Lory

  6. Caro Maestro
    che dire di questa tua “LEDA?” fluttuante, incurante della neve quasi a voler sfidare il mondo, è l’emblema dell’interiorità e della forza femminile. Splendida creatura, delicata, e trasparente come la tua anima, parla di te, di come sei e della tua grande sensibilità nel trattare un argomento così drammaticamente complesso.
    Mi ha colpito una frase “ …..Come se fosse il Re degli Dei in grado di camuffarsi dietro altre sembianze per concupire, spadroneggiare, dettare legge su tutto e su tutti. “ Forma di egoismo subdolo? O gelosia morbosa? Trovo sia ancor peggio la meschinità di quei maschi che colpiscono psicologicamente. Un quotidiano stillicidio logorante che lascia poche scelte alla donna che si isola senza nemmeno rendersi conto della sua triste realtà: quella d’essere plagiata, sfruttata fino allo sfinimento dell’anima per essersi data senza pensare a se stessa.
    L’istinto di sopravvivenza prevale, raccoglie le forze e reagisce, decide di cambiare, di volersi finalmente bene, ritrovare se stessa costi quel che costi. Nessuno più riuscirà a fermarla. Si riprende la sua libertà che le spetta di diritto per portare nuovi sentimenti ed emozioni nella sua nuova vita.
    Tutto ciò succede in occidente come in oriente, diverse le dinamiche ma il risultato non cambia: ancora troppe donne portano il burka nel cuore.
    marisol

  7. Belloooo…. Beppe!! Ancora di più del fatto che sia riconoscibile la tua mano affascina il tuo mettere insieme cose apparentemente distanti ma alle quali trovi un posto comune, dove il significato è un tuo preciso pensiero. Ricordo il tuo ragionamento su un quadro in cui nel cielo sopra il mare sovrastavano immagini dell’antico Egitto

  8. Caro Maestro,
    al di là della tua spiegazione, finalmente, mi soffermo sull’opera, la guardo, l’osservo, Lei mi cattura. I pensieri fluttuano come le lievi increspature dell’acqua, trasparenti come il corpo del cigno, oltrepassano ogni fare e agire. Esiste Lei la nuda realtà, che sovrasta ogni cosa e/o casa. Tutto può la fantasia creativa!
    I suoi capelli come radici aeree sostengono il lato pensante, la ragione… stanno in cima e si confondono con il color della terra, della montagna, mescolandosi con essa. Forse catturano la linfa vitale che è nell’aria, nella natura.
    Lei spoglia, intima nei suoi pensieri, si dona nella più vera realtà. Oltre la realtà dell’apparenza.
    Dall’opera traspare l’immensa purezza del sentimento di amore che vi unisce. Forse, Il suo sguardo vuole esser un inno al sentimento vero, puro, candido, privo di menzogne, libero come solo il vero Amore.
    Davvero Incantevole.

  9. LEDA, immagine di femminilità pura! Pura come l’aria di montagna che respiri nelle tue passeggiate “meditative”, pura come l’acqua cristallina dei torrenti, come la natura che ti incanta nel “dipanarsi di immagini ai tuoi occhi emozionati”. Leda un’anima che racchiude in sé tutto quanto può esprimere un corpo ed una mente di DONNA, dipinto con lo sguardo di un pennello e dei colori, di sentimenti che si elevano per farne una “icona” di rappresentazione reale di “espressione interiore, emozioni, sentimenti profondi, aspettative, sogni, desideri……..” Donna che nasce nel concetto e nel rispetto di un sentire quasi esso stesso “femminile”….. come in una osmosi tra ying e yang dei due contrapposti sessi. Una immagine di unione perfetta che lega indissolubilmente uomo e donna in un tuttt’uno ” magicamente compenetrato l’uno all’altra”. Donna che nasce dalle vibrazioni più “alte”, “profonde”….. sintoniche con l’universo DONNA…. e che si esprimono e si elevano nel tuo sentire di Lei nel tuo” sé ” di perfetta armonia. Leda ci avvolge di estrema femminilità e nel contempo appare dolce, pudica quasi nel suo candore…. ed anche estremamente forte e coraggiosa: nulla teme! I suoi grandi, profondi e” prepotententemente” espressivi occhi che guardano lontano ci raccontano tutto di Lei: “nel bene e nel male”! In lei è racchiuso il mondo di donna che le appartiene per “diritto”…. ma troppo spesso non le è concesso. Tu però le hai ridato un magico, incantevole tocco d’amore….. si con la bacchetta magica del tuo cuore le hai ridonato DIGNITA’ riscattandola” per sempre” con il sentire forte e dolce del tuo cuore. “Già sono pochi gli uomini che oggi sanno amare. …….” ma tu quanto AMORE hai donato in ogni tratto vivente e pulsante di questa donna-Leda? Le hai donato grazia, dolcezza, carattere, coraggio, forza e tutto quanto appartiene all’essenza vera della sua femminilità… che va compenetrandosi con la purezza della natura che tu ami di un amore incontaminato. Un essere Leda, che entra nel tutto di quell’universo che è Vita, Vita nel sua più pura espressione: un alchemico incontro tra AMORE e VITA! Lei ci osserva, ci guarda, ci scruta dentro e ci parla di lei trasmettendoci tutto l’amore che vive di libertà, di rispetto e di tutto l’amore che le hai donato, che doni al mondo-donna così come sempre “dovrebbe” ricevere “universalmente” …… in ogni mente, in ogni cuore, in ogni luogo…….E con tutto l’amore che vibra in te Giuseppe… e che riversi senza a limiti a questa nostra terra che ci appartiene, alla natura con la quale dialoghi… ed alle infinite ed immense bellezze che ci circondano e ci appartengono almeno nei sentimenti. Grazie Giuseppe per questa stupenda opera pittorica e “filosofica”….. con lei ci hai restituito tutto quanto una donna può desiderare…… grazie perché la tua sensibilità é infinita! Piacere LEDA io sono Sandra!!!…. piacere di averti conosciuta ed incontrata! Ps. Mi scuso per eventuali errori di scrittura…….

  10. Splendida creatura, delicata e trasparente come la tua anima, Maestro Giuseppe Donghi. Parla di te e della tua sensibilità nel trattare un argomento così drammaticamente attuale e complesso: “i soprusi maschilisti” nei confronti delle donne. Grazie per averla “creata” e “raccontata” con tatto, delicatezza, discrezione, comprensione e cuore.

  11.  Bellissima opera, Maestro! Mi è piaciuta molto anche la sua descrizione che accompagna il dipinto e partendo dal mito ci fa giungere fino ai nostri giorni dove la brutalità dell’uomo ha raggiunto vette vertiginose.

  12. Quest’opera è fra le mie preferite insieme alla serie delle biciclette . Ciao Maestro, un abbraccio grande grande. GLM

  13. E’ l’eleganza,seduzione,fascino,mistero,…poesia..non mi stanco mai di ammirare le tue opere Donghi ,un abbraccio Buona giornata!!!!!!!!

  14. Bellissima rappresentazione della bellezza femminile nella sua essenza semplice e immediata. Ancor di più il cigno emblema di grazia, innocenza , purezza e anche solitudine. Ahimè .. deturpati dell’intelligenza umana. Complimenti maestro, sempre capolavori meravigliosi accompagnati dal suo spiccato senso critico della realtà. Grazie e buona serata.

  15. Mi hai emozionato con le tue parole e, ancor di più, con il tuo splendido dipinto che attrae lo sguardo e lo pretende .. la figura femminile è dolce, ma nello sguardo ha luci che brillano e l’espressione tutta la rende attraente. Il tuo racconto sta tutto in quella figura che esalta la “donna”! Complimenti di cuore e grazie, maestro!

  16. Augusto A. Tre realizzazione in una tela, si rimane incantati e senza parole, velature affascinanti, c’è solo da accogliere comprendere. Una scuola D’arte, grazie

  17. Qui c’è tanta nobiltà d’animo. Sono contenta perché, anche in mezzo a tanto marcio, c’è sempre una Luce che si distingue e che guida.

  18. Mammamia… sono incantata! Senza fiato! Un gioco di trasparenze, il nudo di donna che domina, l’intreccio con il regale cigno… ho i brividi

  19. Avevo già ammirato questo dipinto sulla tua pagina e l’ho sempre trovato straordinario, non solo per la bravura indiscutibile ma perché mi mette non so perché la pelle d’oca. So solo che è meraviglioso il tutto e che non mi stancherei mai di ammirarlo ! Chapeau!!!!!

  20. Dire meraviglioso non basta ad esprimere quello che trasmette questo tuo dipinto. Non riesco a mettere insieme parole adeguate .. così mi limiterò a guardarlo e riguardarlo .. Buona giornata maestro.

  21. Giuseppe Donghi Leggo con piacere che nel 2019 questo dipinto è stato modificato. Dunque anche i maestri modificano le loro opere! Comunque io la trovo straordinaria. Quei dipinti che ti parlano all’anima! Grazie e buon tutto maestro.

  22. Rispondo al commento di Annalisa Cattaneo. Ci sono diversi modi per fare l’artista .. Uno è quello semplicemente di dipingere, cercare di fare qualche mostra, concorsi .. e sperare di vendere qualche opera e magari un giorno diventare conosciuti. L’altro modo è dipingere o fare l’artista come un’esigenza, come l’unico sogno per coronare e mettere a tacere il fuoco che si ha dentro. Per fare questo ho dovuto trovarmi un lavoro per rendermi indipendente .. arrivato all’indipendenza ho cercato in tutti i modi che il lavoro diventasse inerente all’arte. Da qui fu studio e contemporaneamente lavoro, ma finalmente un lavoro come illustratore e disegnatore .. a questo punto potevo mettermi a dipingere quello e come volevo io, senza essere legato ad una produzione per sfamate qualche gallerista o svendere le opere per tirare a campare. Entrai nel giro dei più famosi artisti degli anni 70/80 /90 .. studiai 7 anni con un artista e professore accademico tedesco .. lavorai sui suoi dipinti e quelli di altri noti. Imparai tutti i segreti. Diventai Giuseppe Donghi ma non mi accontentai mai di continuare a voler sapere, imparare, sperimentare, affinare il concetto di cosa sia artistico e cosa non lo è ecc. ecc. Questo mi portò .. ed è ancora così alla continua voglia di cercare, scavare dentro le cose, l’animo. Quindi mi capita di dover dipingere, portare a termine un’opera e di doverla modificare in parte perchè sono cambiato io, perchè ho visto qualcosa che con una lieve modifica amplifica il messaggio. il concetto, l’effetto. Capita ogni tanto .. ma capita a chi come me non si sente un arrivato ma un artista sempre alla ricerca appassionata di una meta da raggiungere, pur avendo un grande bagaglio alle spalle penso sempre che non vi è un vero traguardo ma tante tappe da raggiungere, da superare e ripartire come se tutto fosse normale perchè la nuova tappa mi farà scoprire un nuovo viaggio e quindi nuove esperienze. Così ero all’inizio, così sono stato, così sono ora. Grazie carissima .. e non farti dei problemi se ti capiterà di rimetterci delle nuove pennellate su un dipinto precedente. Leonardo si portò con se la gioconda per tanti anni della sua vita e velatura su velatura continuò nel suo lavoro fino a quello che vediamo oggi e sono sicuro che oggi ritoccherebbe ancora qualcosa .. per esempio la mano in secondo piano .. io lo farei !! Ciao. Un abbraccio e buona giornata. PS: Dimenticavo .. ci sono dipinti che si possono fare in mezzora e possono essere dei capolavori .. ma questo è un altro tema.

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