Titolo – Il vuoto dentro – Autore – Donghi Giuseppe – Tecnica – Mista su tela –
Dimensioni cm. 50×80
Per la prima volta, voglio che sia una Cara Amica che è venuta a trovarmi alla mia Mostra Personale a descrivere questo mio dipinto.
La mia ispirazione nasce da un’altro messaggio che volevo comunicare al pubblico .. ma siccome alla base vi sono delle coincidenze tra le due emozioni che sono: il vuoto dentro e la paura .. ecco che allora trovo giusto pubblicare l’emozione dell’Amica ricevuta osservando il dipinto durante la Mostra. Ecco il testo di Mariagrazia Aiani
Caro Giuseppe volevo regalarti un pensiero che ho scritto dopo aver visto uno dei tuoi bellissimi dipinti…se pensi a oggi ricorderai quale.
E nei miei occhi leggerai
di cieli stellati,
infinite luci nel buio della notte.
Rivivrai il brivido
di temporali scoppiati improvvisamente,
con la grandine che, impetuosa,
percuote i tetti di legno e lamiera.
Poi l’improvviso silenzio,
al ritorno della luminosa luna,
il paesaggio bianco
che pare immerso nella neve.
Ricorderai di quando, bambina,
ti immergevi nel lago
e nuotavi, felice, al chiaror dell’alba.
Sentirai il richiamo del bosco
e pian piano tornerai da me,
amica di mille notti insonni,
ed io ti accoglierò tra le mie braccia
e ti stringerò e non avremo più paura.
Con infinita stima Mary
Testo – Mariagrazia Aiani
Dipinto – Donghi Giuseppe
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Riesci a suscitare in me qualcosa di insolito, energie che in genere mi arrivano per canali non convenzionali, empatie o qualcosa di simile che non sempre mi arrivano dai quadri. Ma tu riesci a cogliere bellezza e spiritualità come un’unica cosa.
Bellissimo, c’ero anch’io alla mostra e ho apprezzato, come sempre, i tuoi quadri, sempre intrisi di sentimento ed emozionanti. Un brava di cuore alla cara amica Mariagrazia Aiani, di cui già conosco la profondità e la passione del suo cuore: suggestivi versi che accompagnano meravigliosamente l’intenso quadro.
Quadro stupendo che ho visto nascere come tutti gli altri ma questo mi ha preso in modo particolare. Se n’è andato subito dopo la mostra fatta a Cantù, con lui anche un po’ dei miei pensieri. Complimenti al mio marito Maestro.
Come sempre resto stregato dai tuoi dipinti che sembrano parlare….non smettere mai di farlo.
Guardando in quegli occhi,in cui c’è il nulla e il tutto insieme, mi vengono alla mente i versi : «Forse perché della fatal quïete / tu sei l’immago a me sì cara vieni / o sera!».
Quel “vuoto dentro” mi appare come una pace ritrovata, un equilibrio finalmente raggiunto.
Un vuoto illuminato da una così luminosa luna,da un firmamento intero di brillanti stelle,non mi pare così male, quasi lo invidio.
Spettacolare! Mi sembra di entrare in un mondo parallelo dove tutto è più dolce e sincero.
Ditemi quale dipinto non é bello di Giuseppe Donghi, sono proprio curiosa.
Bellissimo…. il viso molto espressivo… ti fa capire che ha dentro veramente un grande vuoto… Che è stanca di lottare e si è rassegnata… complimenti come sempre Giuseppe
Gli occhi di madre natura, preoccupata del grigio che l’uomo sta facendo cadere sulla terra….”se continui così non avrò più cura di te o uomo”
Sguardo che racconto una lunga storia di dolore e che cerca la luce!!! un capolavoro!!!!
Meraviglioso dipinto e bellissima poesia
Grazie Giuseppe