DONGHI GIUSEPPE
Radiografia di un Artista che rispetta la
Propria indole complice del proprio spirito
Definire la pittura di DONGHI è difficile. DONGHI si compiace di frantumare i pezzi della sua anima e ricomporla attraverso lo spirito idilliaco della propria inseparabile compagna, ricordandoci SALVADOR DALI'.
DONGHI sogna una visione che poi realizzerà nelle sue opere e che a tutti noi possono sembrare irreali; ma cosa veramente sia la realtà se non materia?! DONGHI sente più la necessità del cibo dello spirito che non quella del corpo.
Nel suo sforzo di perfezionarsi si allontana sempre di più da una realtà che è conosciuta solo dai poveri di spirito. DONGHI è diverso anche nella sua figura, volutamente diversa, volutamente attenta al richiamo del pubblico che lo circonda. Perché tutto ciò? Non è nulla di studiato, è solo una necessità di immedesimarsi con il personaggio pittore, sognatore, perché il dialogo appaia più possibile alla lettura dei meno attenti. Attenti, il personaggio non si rende conto di ciò poiché è il suo subcosciente che lo guida, che lo appaga, che lo premia giorno per giorno facendogli conquistare un piccolo lembo di cielo.
Povere cose per la gente che è presa a fare il denaro, che si arricchisce di fuori impoverendosi sempre più all'interno, ma per l'artista è una immensa pace ed una ricchezza senza pari.
DONGHI possiede un tesoro immenso che nessuno mai potrà acquistare.
Antonio Luigi DE MURO ( pittore )
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